La Marvel ha fornito nuovi dettagli riguardo a Uncanny X-Men #11, di cui vi abbiamo già parlato per via della copertina che annuncia un ritorno molto atteso. Si tratta di un numero con più pagine, decisamente importante nell’economia delle trame, dato che prevede ruoli centrali per Ciclope e Wolverine.

Inoltre, il nuovo team creativo della serie sarà composto da un solo scrittore, Matthew Rosenberg, e dal tornante Salvador Larroca. Ecco la sinossi:

 

Dopo i devastanti eventi di X-Men: Disassembled, tocca a Ciclope ricostruire gli X-Men, affrontando un’ondata di odio accecante. Per fortuna, non è l’unico membro tornato dall’oblio. Scott e Logan sono di nuovo assieme e sono l’unica speranza del genere mutante. Lo scrittore Matthew Rosenberg e l’artista superstar Salvador Larroca conducono gli X-Men alla loro ora più buia… e oltre!

 

Nel frattempo, è stata da poco pubblicata una nuova intervista multipla a Ed Brisson, Kelly Thompson e allo stesso Rosenberg, gli sceneggiatori dell’arco narrativo d’esordio, Disassembled. I tre hanno risposto ad alcune domande decisamente introduttive alla saga che stanno raccontando a sei mani.

Ecco le dichiarazioni più interessanti che sono emerse, a partire dall’elezione dei loro mutanti preferiti di sempre, accompagnate dalle prime due copertine firmate da Larroca:

 

Uncanny X-Men #11, copertina di Salvador Larroca

Thompson – Come osi farmi questa domanda? Diamine, ho l’obbligo morale di scegliere Rogue, cosa che mi presenterà molto presto il conto, dato che ne scrivo il personaggio in Mr. & Mrs. X. Ma deve essere lei. Amo anche Gambit, ma mi rivedo più in Rogue, sin da quando ero bambina, in un sacco di modi diversi. Lei è il motivo per cui è arrivato in casa mia il primo albo di Uncanny X-Men. Io e mio fratello guardavamo la serie animata, come moltissimi altri ragazzi della nostra generazione. La prima volta, letteralmente, accendemmo la televisione e c’era Rogue, al supermercato, che prendeva a pugni una sentinella. E per me è stato un colpo di fulmine. Mi ero innamorata.

Rosenberg – Per me è un lancio di moneta tra Magik e Havok. Quando ho scritto gli X-Men, ho passato un sacco di tempo a cercare di capire come mai mi piacessero così tanto proprio loro due. E mi sono reso conto che era una cosa legata alla mia crescita. Io sono un fratello minore e mio fratello maggiore è un grande, davvero un figo. Andava bene a scuola, è molto intelligente e tutti gli volevano bene. Io ero semplicemente il suo fratellino rompiscatole. Oggi sono un adulto e ho realizzato che Magik e Havok sono due fratelli minori molto più interessanti, molto più potenti ma molto meno rispettati dei rispettivi maggiori, famosi membri degli X-Men. Il me undicenne non fatica a immedesimarsi con tutto ciò e il me trentenne lo trova molto patetico. Ma ormai ci siamo. Sono i miei preferiti e sono grandiosi. Sono gli X-Men migliori.

Brisson – La risposta vi sembrerà banale, ma si tratta di Wolverine. Chiaramente il personaggio più figo. Ma per me è stato importante, quando ero ragazzino, anche perché sono canadese. In Canada, la maggior parte dei prodotti di intrattenimento e dei media che seguiamo sono americani. Quindi, il fatto che tra gli X-Men ci fosse un personaggio canadese, che in più era assolutamente grandioso, era una doppia vittoria. Quindi Wolverine. Sin dai primissimi tempi, era il prescelto.

Uncanny X-Men #12, copertina di Salvador Larroca

Rosenberg – Il cattivo preferito. Andiamo! Magneto! Altra risposta ovvia, ma per me è la quintessenza del nemico degli X-Men. Un po’ come l’altro lato della medaglia, un lato a volte non troppo diverso da quello giusto. Amo quei momenti in cui, nelle storie, non viene presentato come il classico cattivo che vuole mettere fine al mondo, ma sei costretto ad ammettere che ha delle ragioni piuttosto convincenti, per fare quello che fa. Lo adoro. Credo che sia una cosa buona e che mantenga gli X-Men costantemente sulla corda. Non si fa fatica a immedesimarsi con lui e con la tragedia della sua vita. Sarebbe potuto essere un grande leader per gli X-Men, e a volte lo è stato, ma questo non gli impedisce di essere il loro peggior nemico.

Thompson – Mi verrebbe da dire Emma Frost, ma non la vedo come una vera antagonista. Più come un’antieroina. La mia scelta va a un’insospettabile Callisto, non fosse altro perché credo che i Morlock abbiano delle ottime giustificazioni per il loro comportamento. Credo che si vedano sempre meno storie che li coinvolgono perché mettono gli X-Men a disagio, gettando una credibile ombra di ipocrisia su di loro. E lo dico con affetto. Amo gli X-Men. Sono il mio primo e principale amore. Ma non hanno mai affrontato in maniera convincente il problema dei Morlock. Ci sono un paio di storie che li riguardano davvero fenomenali, compresa la relazione tra Tempesta e Callisto.

Brisson – Sfortunatamente, credo di dovermi limitare a ripetere la risposta di Matt. Si tratta di Magneto. Perché ha questo passato così ricco e tragico. Come ha detto Matt, non è il classico malvagio stereotipato, ma una figura con cui immedesimarsi e con una complessità genuina. Mi piace moltissimo il fatto che a volte giochi per entrambe le squadre. Buono… cattivo… nessuno ha alle spalle una storia interessante come la sua. Mi sarebbe piaciuto dire Stryfe, ma lui non ha praticamente nessun retroterra. Anche se ha un aspetto notevolissimo.

Thompson – Io ho un grosso problema con i cattivi, sia da lettrice e recensora che da scrittrice. A volte, non appena spariscono da una storia, mi annoio istantaneamente. Per me, questa è una delle ragioni per cui Magneto e i personaggi come lui non mi appaiono mai come dei veri villain. Li vedo come dei personaggi principali, che ti trascinano nella loro storia. Credo che lui trascenda tutto questo, in qualche modo, e mi spinge a creare qualcosa di simile con i cattivi che ho sottomano.

 

Uncanny X-Men, teaser di David Marquez

 

 

Fonti: MarvelBleeding Cool