Tom Brevoort, una delle massime autorità del comparto editoriale Marvel, parla di Uncanny Avengers #28, l’albo che coinvolge la serie nell’iniziativa Legacy. Ecco cos’ha dichiarato a Previews World riguardo alla storia scritta da Jim Zub – che ha partecipato all’intervista – e disegnata da Sean Izaakse.

 

Uncanny Avengers #28, copertina di Sean IzaakseBrevoortUncanny Avengers continuerà ad essere la serie che opera a metà tra il mondo dei mutanti e quello dei Vendicatori, ma anche dei Fantastici Quattro, degli Inumani e di tutti i gruppi possibili dei nostri personaggi. Non stiamo progettando di gettare nuovi ponti, come in parte testimonia il ritorno della coppia di amiconi formata da Wonder Man e Bestia, due personaggi la cui amicizia va oltre le divisioni nate tra Vendicatori e X-Men. La serie continua nella sua missione di dimostrare come l’Universo Marvel sia condiviso da tutti questi personaggi.

Zub – Ogni storia che racconto, genera un certo numero di altre possibilità. Lavorare su Uncanny Avengers è interessante, perché coglie personaggi disparati, quindi prende le mosse da altrettante vicende. La serie è un po’ il tessuto connettivo tra le testate Marvel. Eroi con esperienze diversissime e origini antitetiche, assieme ad alcune delle icone fondamentali, lavorano assieme per un bene superiore. Inoltre, collaborare con grandi artisti come Sean Izaakse e Tamra Bonvillain, che portano le mie idee molto oltre le aspettative, mi mantiene costantemente stimolato.

Brevoort – Jim e i suoi colleghi stanno dando vita a una serie che dovrebbe essere in cima agli interessi dei fan Marvel di ogni genere e che manterrà la sua rilevanza a prescindere da quale sia l’angolo della nostra offerta editoriale da cui provengono.

Zub – Un vecchio detto insegna che ogni fumetto potrebbe essere il primo, per qualcuno. Io cerco sempre di tenerlo a mente. La continuity è un meraviglioso giocattolo, fatto di idee e di creatività condivisa, ma non voglio che qualcuno si senta limitato dal fatto di non sapere di cosa si stia parlando in una mia storia. Quello che conta è comunicare l’idea che tutti i personaggi della serie hanno un passato in comune, come nel caso di Bestia e Wonder Man. Non serve essere troppo specifici, ma è importante far capire ai lettori quale sia il legame che unisce saldamente i due.

 

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Fonte: Previews World