Al Ewing torna a parlare di U.S.Avengers e, questa volta si concentra sui temi principali della serie, che prosegue dopo Secret Empire, e sul modo in cui ha gestito certi personaggi durante l’evento scritto da Nick Spencer, innanzitutto dando la sua lettura della riabilitazione dell’A.I.M.

 

U.S.Avengers #11, copertina di David NakayamaLeggerla come la dimostrazione che in America chiunque possa sistemare la propria immagine pubblica, pur essendo pessima, è un po’ troppo cinico. Roberto non sta infilando criminali spietati in posizioni di potere e responsabilità per farli passare per bravi ragazzi, ma offrendo redenzione e una seconda possibilità a persone che hanno compiuto degli errori. Anche ai tempi del primo periodo di Jonathan Hickman su Avengers, fu il primo a trattare gli agenti A.I.M. come persone e non manichini da prendere a pugni.

Probabilmente, l’idea di base della serie è proprio sostenere che redenzione e riabilitazione siano possibili, che le persone siano sempre persone e che meritino di essere trattate come tali. Certamente, le storie che seguiranno Secret Empire toccheranno questo argomento.

Nei tie-in dell’evento, ho scritto Steve Rogers come un mostro. L’abbiamo visto come capo di Roberto, in un numero, e ogni parola che usciva dalla sua bocca era un tentativo di trovare delle debolezze, oppure vera e propria cattiveria di una persona orribile. Certo, non aveva la schiuma alla bocca e non si nutriva di carni umane nelle pagine della storia, quindi posso capire che molti di voi possano aver pensato che, rispetto a quanto fatto da altri sceneggiatori, il mio Cap affiliato all’Hydra fosse più moderato. Ma non è così.

Durante quella storia, sono stato felice di essere giunto al punto in cui, finalmente, le maschere sono cadute e i buoni hanno potuto iniziare a ribaltare il tavolo dei giochi messi in moto dall’Hydra, per distruggere, pezzo pezzo, il terribile sistema che aveva messo in piedi. Non credo di anticipare granché, se dico che nel numero #8, in uscita in settimana, l’Hydra subirà dei colpi importanti.

 

Ewing promette anche di mostrare quanto Cannonball sia, o sia stato, il cuore del gruppo, sin dalla sua nascita, mettendolo in una situazione che richiederà carattere e compassione, permettendogli di dare il meglio di sé. Dopodiché, lo sceneggiatore ha commentato il paragone proposto tra la sua serie e le storie di Justice League International degli anni Ottanta, firmate J.M. DeMatteis e Keith Giffen.

 

USAvengers, variant cover di Christian Ward

In effetti, è uno dei fumetti che ho preferito da ragazzino. Non mi era mai capitato di considerarlo un’ispirazione, ma quasi certamente lo è. Era molto divertente, ma ero cosciente che, quando si faceva serio, il contrasto tra le risate e il dramma era incredibilmente funzionale. Una lezione che, probabilmente, mi porto dentro. Anche nella più pesante delle storie trovo spazio per un paio di battute e, per contrasto, quelle a cuor leggero diventano toste, in certi momenti. Nella storia che raccontiamo durante Legacy, questo accadrà con costanza.

Squirrel Girl è meravigliosa. La definisco, con assoluta sincerità, un personaggio fantastico e un modello per ogni persona. Ha una compassione senza confini, non si arrende mai, ragiona per uscire dai problemi.

La cosa bella è che nulla di tutto ciò è una mia idea. Ho semplicemente seguito ciò che Ryan North ed Erica Henderson hanno fatto per rendere Doreen una vera supereroina, ogni singolo mese, nella sua serie personale. Se non la state leggendo e comprando, vi perdete una gran cosa. Nel numero #9, avrà molto spazio sotto i riflettori.

 

Cosa attendere nel periodo successivo a Secret Empire? Un cambiamento dello status di un paio di componenti del gruppo, un nuovo Leader Supremo dell’A.I.M., una caccia nelle profondità dello spazio, un misterioso quartiere americano che si trova a un milione di anni luce dalla Terra e un sacco di altre cose. Parola di Al Ewing.

 

TUTTO SU U.S.AVENGERS – LEGGI ANCHE:

 

 

Fonte: Nerdist