“Ritorno al passato”: nel numero #16 di Unbelievable Gwenpool¸ realizzato dal team creativo formato da Christopher Hastings e Gurihiru, la stramba antieroina abbandona temporaneamente l’Universo Marvel in cui ha scorrazzato finora per fare ritorno al suo mondo di provenienza… un grigio e banale universo fin troppo “reale”.

Scopriremo che Gwenpool riesce a portare con sé l’avventura anche nella propria dimensione natale, ma l’evento offre ad Hastings l’occasione per riflettere sulle principali differenze tra il mondo reale e l’Universo Marvel, in un divertissement che propone sulle pagine del sito ufficiale Marvel.

 

The Unbelievable Gwenpool #16, copertina di GurihiruLa più grande differenza tra l’Universo Marvel e il “mondo reale” da cui Gwen proviene è che lì… cioè, qui… non ci sono supereroi. Nessun vampiro, nessun alieno divoratore di mondi, niente. Credo che il motivo per cui la gente sia così fanatica di Nikola Tesla sia il fatto che è la cosa più vicina a un vero mago che il mondo abbia mai avuto.

Questo mi porta alla seconda differenza principale tra l’Universo Marvel e il mondo reale. Tecnologicamente e scientificamente parlando, il secondo è assai meno evoluto. Quando è stata l’ultima volta che un helicarrier vi è passato in volo sopra la testa? Ed è uno dei casi più normali! Il Dottor Destino ha mescolato la magia e la tecnologia di Tony Stark, ultimamente, mentre noi riusciamo a malapena a progettare un robot in grado di camminare su due gambe per qualche passo prima di cadere a terra.

Molti personaggi Marvel sono morti e poi tornati in vita nei modi più disparati. Clonazione, magia, viaggi nel tempo, realtà alternative. Ci sono molti modi in cui un personaggio morto può essere morto nell’Universo Marvel. Nel momento in cui scrivo, maggio 2017, ancora non si è vista una singola persona che abbia trovato il modo di tornare in vita nel mondo reale. E onestamente è una delle più grosse fregature del fatto di vivere qui.

nell’Universo Marvel, facendo una stima grossolana, direi che una persona su dieci indossa una tuta di spandex. E la indossa tutti i giorni. Qui si vedono molti meno costumi, e in genere si vedono soltanto alle convention. Credo che al mondo reale farebbe bene vedere un po’ più di costumi. Iniziamo a darci da fare, tutti quanti.

Anche una ragazza normale come Gwen Poole può restare coinvolta in circostanze straordinarie spesso e volentieri nell’Universo Marvel. Nel mondo reale ci sono pochissimi combattimenti, raggi laser da evitare e criminali volanti con cui scambiarsi insulti.  Ma forse questo non significa che i misteri e gli intrighi manchino del tutto. Nell’avventura in cui Gwen torna a casa, i lettori scopriranno alcune cose sulla sua famiglia… e forse anche il segreto che ha condotto Gwen nell’Universo Marvel per la prima volta.

 

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Fonte: Marvel