Certo non scopriamo l’acqua calda, se affermiamo che le atmosfere visive soffuse, i contorni sfumati e le dimensioni un po’ oniriche, a metà tra realtà e sogno, fanno bene alle storie di Neil Gaiman. Si tratta di un concetto banale, che a volte gli editori hanno dimenticato. Chissà, lo stesso autore inglese se n’è scordato, qualche volta, negli ultimi dieci anni. Non è accaduto con Come parlare alle ragazze alle feste, adattamento a fumetti di un racconto breve di Gaiman stesso, riadattato come sceneggiatura e affidato a due artisti e narratori a fumetti che apprezziamo moltissimo come Gabriel Bà e Fabio Moon, i quali non hanno deluso le aspettative.

In effetti, questa storia semplicissima dall’intelligente idea di base sarebbe potuta rimanere tranquillamente in forma di prosa, se non fosse stato per i due brasiliani. La trama è molto semplice: ci sono due ragazzi che vanno a una festa, uno dei quali è un donnaiolo, mentre l’altro è il classico timido che ...