I gioielli della Castafiore, copertina di HergéDopo l’avventura di Tintin in Tibet, Hergé decide di ambientare l’episodio successivo nel Castello di Moulinsart, allontanandosi dai viaggi in terre esotiche per costruire un giallo sui generis.

La soprano Castafiore ha subito un furto: le sono stati rubati alcuni preziosi gioielli, e tutti gli ospiti del Capitano Haddock sono dunque sospettati: inizia così una bizzarra indagine gestita dai Dupondt, che ovviamente non riescono a cavare un ragno da un buco, anche grazie alla collaborazione del Professor Girasole.

La fonte d’ispirazione de I gioielli della Castafiore è un furto simile subito da Sophia Loren nel 1960, salito agli onori della cronaca con una copertura a tratti morbosa da parte della stampa; un pretesto, per Hergé, per sfogarsi contro i giornalisti pressanti che lo perseguitano da anni; pur non essendoci traccia di sottotesti politici, resta una riflessione sulla borghesia che analizza abitudini e psicosi all’interno della reggia di Moulinsart.

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