Tulip (Ruth Neggan) viene presa in custodia da un gruppo di scagnozzi, che la conducono dal famigerato Viktor (Paul Ben-Victor), di cui finalmente scopriamo le fattezze.
Basta lacrime, perché non sistemeranno questa cosa.
Prigioniera nella villa del boss locale, assistiamo a torture di ogni sorta sulle note di Miracle Moment of Love dei Five Keys. Questa storyline non è presente nella serie a fumetti, ma non avrebbe certo sfigurato con le grottesche scene esplicite che la caratterizzano.
Torniamo all’Inferno: nella scorsa puntata, abbiamo ritrovato Eugene Root (Ian Colletti), spedito inavvertitamente da quelle parti da Jesse Custer (Domenic Cooper). Il figlio del defunto Sceriffo Root è rinchiuso in una cella dove rivive all’infinito il momento peg...
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