Jill Thompson racconta dal suo punto di vista le origini di Wonder Woman, eroina che in questo periodo è vagamente nell’occhio del ciclone. L’autrice, legata a doppio filo con la saga di Sandman e i suoi spin-off, decide di lavorare con grande libertà, come del resto ci si aspetta da lei, ma anche grande consapevolezza del materiale che la precede. La sua rinarrazione della nascita, della crescita e infine formazione di Diana, principessa di Themyscira prende infatti spunto sia dalla versione classica che da quella firmata George Perez, successiva a Crisi sulle Terre Infinite, per sbrigare la pratica dei fatti piuttosto in fretta e puntare lo sguardo sulla protagonista, bambina desiderata, coccolata, viziata e cresciuta da una comunità di donne immortali e guerriere, sostanzialmente al suo servizio.
La Thompson conduce la storia con toni da fiaba che, si sa, sono strettamente imparentati con quelli del mito, accompagnati dal suo stile quasi pittorico che risulta perfetto pe...
Abbiamo recensito per voi Wonder Woman: L'Amazzone, graphic novel DC Comics di Jill Thompson
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