Kingsman: The Red Diamond è la nuova miniserie, sequel delle storie originali di Mark Millar e Dave Gibbons (pubblicate dall’etichetta Icon della Marvel), in arrivo per Image Comics in autunno. Rob Williams e Simon Fraser, rispettivamente sceneggiatore e disegnatore incaricati di realizzare le storie dei sei nuovi albi previsti, sono stati intervistati da Entertainment Weekly.

 

Kingsman: The Red Diamond, copertina di Simon Fraser

Williams – Le storie originali di Kingsman mi sono piaciute un sacco. Sono convinto che le opere migliori di Mark abbiano un cuore vero e ciò è certamente vero in questo caso. C’era questo scontro di mondi tra la vita sofisticata della spia e quella delle classi lavoratrici delle strade di Londra, cui appartiene Eggsy. Qualcosa che Mark ha saputo far passare con grande efficacia e che si conserverà nel sequel. Mark ha sempre, nelle sue storie, un lato satirico, che piace moltissimo a me e a Simon. Ce l’abbiamo nel DNA, essendoci formati su 2000 AD.

FraserKingsman è grandioso. C’è un sacco di roba alla James Bond che difficilmente ha trovato una formulazione migliore. La presenza della classe operaia è centrale nella storia ed è incredibilmente divertente quel che Mark ci ha costruito sopra. Ha saputo essere duro e satirico, ma anche abbracciare appieno l’azione e l’intrattenimento. Come ogni suo opera, ti fa pensare di non aver mai letto niente di simile.

WilliamsThe Red Diamond, come ogni sequel, rappresenta una sfida, perché deve riprendere in mano la storia di un personaggio che ha appena affrontato il suo viaggio per diventare un eroe. Quando ritroviamo Eggsy, tutto sembra andargli alla grande. Elegante agente segreto, ha una splendida donna, un’auto da sogno, tutto sotto controllo. Ma scoprirà presto che non si può mai abbandonare il proprio passato e lui è ancora lo stesso ragazzino cresciuto nei palazzoni di Peckham. In termini di trama, ci sarà ovviamente un cattivo megalomane da affrontare, con una base assurda che forse, chissà, si trova sul fondo dell’oceano. Eggsy non dovrà soltanto salvare il mondo, ma scoprire chi è veramente, riscoprire se stesso.

Fraser – Colin Firth, negli spot del primo film, dice che si può vestire l’abito o farsi vestire da lui. Ecco la situazione in cui si trova Eggsy. Il suo nuovo mondo è riassunto dai suoi abiti raffinati, ma è davvero questa la sua vita, la sua identità? Questo ragazzino adorabile e coi piedi per terra, a un certo punto, si trova a uscire con una stella del cinema. Il momento dopo lo troviamo a pulire vomito di bambino dal sedile della sua auto. Il che lo rende molto umano e molto poco James Bond. Non è una macchina omicida senza una morale, ma una persona che cerca di cavarsela in un mondo assurdo.

 

Fraser ha parlato di Dave Gibbons, il suo padrino nel mondo dei comics, che lo ha tenuto a battesimo su 2000 AD. Sin dai suoi esordi, Gibbons è il suo modello principale e, negli anni, ha lavorato su testate e personaggi che il leggendario disegnatore aveva frequentato, come Doctor Who.

Williams ha una pari ammirazione per Mark Millar, in grado di segnare una strada personalissima nel mondo del fumetto mainstream, diversa da quella delle major. Inoltre, i personaggi che crea sono sempre memorabili: qualcosa che il giovane sceneggiatore vuole emulare il più possibile.

 

Williams – Questo è un fumetto creato da Mark Millar. La violenza è parte della storia. Noi siamo cresciuti alla scuola di 2000 AD, quindi non ci spaventa affatto la violenza estrema. Kingsman non è un fumetto per ragazzini e noi non ci porremo assolutamente freni, da questo punto di vista. Stiamo sviluppando nuove e divertenti maniere di uccidere un essere umano.

Fraser – Diciamo solo che questa storia mi ha spinto a disegnare parti dell’anatomia umana che non avevo mai pensato di ritrarre su una pagina di fumetto. Parti del corpo che, normalmente, nessuno di noi vede.

 

 

Fonte: Entertainment Weekly