Darth Vader ha mosso i suoi primi passi: sia letteralmente, sganciandosi dal tavolo operatorio di “resurrezione” dove ha ricevuto il suo corpo cibernetico, sia editorialmente, con un ottimo numero #1 della sua serie regolare realizzata dal team creativo formato da Charles Soule e Giuseppe Camuncoli.

 

 

Ma mentre l’Oscuro Signore si avvia a diventare la sinistra leggenda che tutti conosciamo, c’è un’intera galassia che cambia e sprofonda nelle tenebre assieme a lui: Soule tesse attorno a Vader un vasto intreccio che coinvolge l’Imperatore, i cloni, i Jedi sopravvissuti, la cittadinanza della galassia e… gli Inquisitori? Dalle pagine del sito ufficiale della Marvel, lo sceneggiatore spiega come il racconto dell’ascesa di Darth Vader sia anche il racconto corale dell’intera galassia di Star Wars:

 

Darth Vader #3, copertina di Olivier CoipelPalpatine è uno dei co-protagonisti della serie, e il suo obiettivo è molto diretto: il potere assoluto! Ma il modo in cui lo persegue è estremamente complesso e molto sottile. Il suo potere più grande è la capacità di manipolare, e nessuno è in grado di manipolare (e sembrerà strano usare questa parola per descrivere gli altri) senza empatia. È necessario capire quali sono le motivazioni più profonde di una persona per spingerla nella direzione che desideri senza che lei se ne accorga, e l’Imperatore è un maestro in questo.

L’ordine 66, che nella nostra storia è stato appena eseguito, era un codice impresso a fondo nelle “istruzioni di funzionamento dei Cloni Soldato, se una cosa del genere può avere senso. Detto questo, è sicuramente emblematico della politica dell’Impero nei confronti dei Jedi, che essenzialmente consiste in: uccideteli tutti.

Che i pochi Jedi sopravvissuti finiscano per cadere per un’applicazione letterale dell’Ordine 66 da parte dei Cloni o in altri modi (per esempio per mano di un certo Sith appena nominato che cova un certo rancore), il risultato finale è lo stesso. La serie TV di Clone Wars ha fatto un ottimo lavoro nello stabilire che i cloni avessero una loro individualità emotiva, nonostante la loro fisiologia identica. Quindi possiamo dire che anche loro possono avere reagito all’Ordine 66 in modi diversi. Tuttavia, come ai normali cittadini galattici, gli è stato detto che i Jedi erano dei traditori. Molti di loro lo avranno creduto, ma non penso che la loro reazione sia stata uniforme.

Nel dare la caccia ai Jedi, Vader ha inoltre dalla sua parte il fatto che era uno di loro, quindi conosce le loro tattiche, i loro punti deboli e il loro addestramento. Ha una comprensione completa della mentalità Jedi, una cosa molto utile quando devi dar loro la caccia.

Nessuno vuole affrontar Darth Vader, in nessuna forma, e tantomeno nella sua nuova armatura, in quanto gli conferisce varie capacità e potenziamenti che lo rendono ancora più terrificante di quanto fosse in precedenza. L’armatura è in grado di reggere a un enorme quantità di danni continuando a funzionare; in pratica fa di Vader una sorta di Terminator.

Ma l’Imperatore non scommette mai su un solo cavallo: ha uno strumento primario diverso da Vader, un gruppo di adepti del lato oscuro chiamati l’Inquisitorius, presentati nella serie TV Star Wars Rebels. Li vedremo anche nel fumetto di Darth Vader… e forse assisteremo alle loro origini!

 

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Fonte: Marvel