Rainbow Rowell, la sceneggiatrice della nuova serie di Runaways, di cui vi abbiamo già parlato, è stata intervistata da Vox.com. La Rowell, che è scrittrice di romanzi Young Adult alla sua prima esperienza come narratrice a fumetti, ha raccontato molto della propria carriera.

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Quel che interessa a noi, e che vi riportiamo, sono le sue dichiarazioni in merito al suo nuovo incarico alla Marvel, che la vedrà riportare sotto i riflettori i personaggi creati da Brian K. Vaughan e Adrian Alphona.

 

Runaways #1, copertina di Kris AnkaSono una lettrice Marvel. Per molti anni, ho letto solo i suoi fumetti. I comics sono una parte importante della mia vita, da sempre.

Tre anni fa, ho avuto modo di parlare con Nick Lowe, che aveva letto il mio Eleanor and Park, e mi chiese se mi sarebbe piaciuto scrivere una storia per loro. Sentivo di non aver nulla da perdere, quindi ho detto che il mio fumetto preferito era Runaways e che mi sarebbe piaciuto riportarlo in vita. E avrei rivoluto il personaggio di Gert, decisamente grassa. Davvero. Non riportiamola in vita magra. Lui mi disse che era una grande idea, e io ero incredula.

Artisti e sceneggiatori di fumetti hanno grande libertà, secondo me. Un nuovo team creativo arriva su vecchi personaggi e ha la possibilità di ribaltare ogni cosa. Ma non è questo quel che voglio fare con la serie, perché adoro l’originale. Quel che volevo cambiare è il fatto che alcuni dei protagonisti fossero morti. Non un cambiamento da poco, devo dire.

Adoro questi personaggi e avrei voluto che la loro storia andasse avanti per anni e anni. Voglio raccontarne una nuova tramite loro, riportarli indietro in modo che i vecchi fan come me li possano riconoscere. Ma, ovviamente, c’è anche la volontà che nuovi lettori si appassionino. Se volete recuperare la straordinaria serie originale, sappiate che si può fare. Non è Spider-Man, che vi leverebbe tre anni ininterrotti di vita per leggere gli arretrati. Basta un week-end lungo per leggere tutto Runaways. E sarebbe un grandioso week-end.

All’epoca in cui la storia vide la luce, era una delle più diversificate in circolazione. Sono in maggioranza donne, nel gruppo, e c’è un personaggio omosessuale. Forse più d’uno. Diverse etnie e religioni sono rappresentate. Era un fumetto davvero divertentissimo e originale, soprattutto per quegli anni.

 

 

Fonte: Vox.com