Dopo l’esordio fumettistico avvenuto con L’interconnessione della realtà, Dirk Gently torna con il suo secondo volume saldaPress per proseguire le indagini basandosi sulla fondamentale interconnessione di tutte le cose, metodo di investigazione olistica secondo cui nessun indizio è irrilevante e ogni dettaglio è collegato.

In Un cucchiaio troppo corto, il bizzarro detective è chiamato a scoprire cosa sia successo a una famiglia che non è più in grado di esprimersi in alcun modo (a voce, tramite la scrittura o la gestualità). La causa sembra in qualche modo legata al viaggio in Africa effettuato poche settimane prima; nel continente nero, infatti, anche all’intera tribù K’wasa è stata sottratta la capacità di comunicare.

Arvind Ethan David riesce a imbastire una trama sufficientemente strampalata, ma che appare compatta e sensata per gli standard del personaggio, superando la qualità del volume precedente e confermando quanto la serie a fumetti sia il perfetto pr...