A Napoli Comicon 2017, Tunué ha presentato le opere pubblicate di recente e ha svelato alcune delle novità in vista per i prossimi mesi. Massimiliano Clemente, direttore editoriale, si è soffermato sulla collana Mirari, collana con cui Tunué si è aperta all’illustrazione – nella fattispecie ai picture book – ormai un anno fa, e ha poi parlato di Monster Allergy, di Francesco Artibani, Katja Centomo, Alessandro Barbucci e Barbara Canepa, la serie di punta.

 

Monster Allergy era da troppo tempo nel limbo. Era stato sospeso malamente e andava ripreso. Abbiamo recuperato lo storico in una collana deluxe, prodotto il trentesimo episodio, che chiude la storyline interrotta bruscamente dalla Disney, e ora stiamo proseguendo con nuove avventure. Continuerà a uscire un albo all’anno e il secondo [di Evolution, complessivamente il trentaduesimo – NdR] esordirà a novembre, per i disegni di Ilaria Catalani.

 

La storia sarà scritta da Artibani e Centomo, mentre i colori saranno firmati da Walter Baiamonte.

Circa Rovine, di Peter Kuper, che l’anno scorso ha vinto l’Eisner Award:

 

L’autore ha sempre legato il fumetto alla politica e all’attualità. In questo caso ha voluto narrare la vita di due coniugi nel contesto geopolitico messicano.

 

La parola è quindi passata a Giorgio Salati, che ha descritto la differenza che c’è tra lavorare per la Disney e al suo progetto personale, Brina e la banda del Sole felino.

 

Brina pesca dall’ambito Disney, in quanto è un fumetto per tutti, ma rispetto a Topolino è meno umoristico. Racconta la storia di una gatta che scappa da casa e ha una serie di avventure con una banda di randagi, mentre i padroni la stanno cercando. È una metafora del rapporto genitori – figli.

 

Salati ha annunciato anche di essere al lavoro su un nuovo libro, Sospeso, che uscirà nel 2018.

Sualzo ha presentato invece il suo nuovo volume, Forse è l’amore:

 

È un libro illustrato con iniettata una grossa dose fumetto. È narrazione sequenziale, una piccola rivoluzione del modo di fare un libro illustrato. E, inoltre, contiene un tipo di scrittura poetica in versi, il che rappresenta un’altra piccola rivoluzione. Racconta della prima volta in cui ci si innamora.

 

Otto Gabos ha descritto Quaderno di disciplina, una narrazione a metà fra flusso di coscienza, fumetto e illustrazione:

 

Abbiamo usato un linguaggio anfibio, rivolto verso un pubblico prettamente adulto. Anche il formato e la scelta della carta sono particolari e diversi dalle altre pubblicazioni Tunué: devono ricordare un vecchio quaderno. Spero che il volume incontri il favore del pubblico, perché vorrei sviluppare ulteriormente questa modalità di narrazione, che ho battezzato “total novel”.

 

Ha concluso il panel Raphael Geffray, con il suo Non sei mica il mondo, storia di un ragazzo che potrebbe essere bollato come “difficile” all’interno delle difficoltà che si trovano in un sistema scolastico spesso inadeguato. Si è scelto di includere l’opera nella collana Tipitondi per portare all’attenzione del mercato editoriale per ragazzi, un nuovo tipo di graphic novel.

 

Ho visto in prima persona il tipo di violenza narrato in Non sei mica il mondo. Volevo dar voce a chi non riesce a tirare fuori ciò che ha dentro.