L’A.I.M. di Roberto Da Costa, ormai parte delle forze di sicurezza nazionale statunitensi, è una delle organizzazioni che più vivrà le conseguenze di Secret Empire. Come affronteranno la situazione l’ex Sunspot e i suoi U.S.Avengers durante il colpo di stato dell’Hydra? E quali sono i piani del terribile Capitan America per loro? Ne ha parlato Al Ewing, sceneggiatore della serie Marvel.

 

U.S.Avengers #5, copertina di Paco MedinaPer i piani di Cap, l’A.I.M. è una potenziale complicazione, che potrebbe mettersi di traverso nel suo complesso progetto. Quindi ha bisogno di renderla inerme, assicurandosi che non interferisca nello svolgersi del suo piano e, successivamente, con gli affari dell’Hydra.

L’A.I.M. è un pericolo in particolare perché i suoi agenti sono stati addestrati a resistere all’ipnosi molto più di quelli dello S.H.I.E.L.D., grazie agli insegnamenti del Professor X, quindi Rogers non può facilmente portarli dalla sua parte grazie al suo amico Dr. Faustus. Probabilmente, dovrà chiuderli in una qualche segreta e lavorarci sopra per un po’. Non può permettersi un gruppo di super-scienziati a piede libero.

Se potesse portare dalla sua l’intera organizzazione, troverebbe il modo di renderla utile all’Hydra. Ad essere onesti, ora come ora non vorrebbe altro che farli tornare i cari vecchi scienziati malvagi di un tempo, più prevedibili e comprensibili di quel che sono adesso. Dopotutto, è un signore anziano, decisamente refrattario ai cambiamenti.

Roberto dovrà preoccuparsi soprattutto per se stesso, dato che sarà in grave pericolo personale e sarà difficile uscire vivo da questa situazione. Ma, ammettendo che ci riesca, sarebbe di fronte al suo peggiore incubo, potenzialmente: vedere appunto l’A.I.M. tornare alle vecchie abitudini o essere attratta dal carisma di Rogers.

 

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Fonte: Marvel