X-Men: Gold giunge al secondo arco narrativo, con un cambio della guardia sia alle matite che nello schieramento degli avversari. Nel team creativo esce Ardian Syaf ed entra R.B. Silva, mentre nel campo degli avversari, la Confraternita dei Mutanti Malvagi affrontata nei primi episodi cede il passo a un altro grande classico dei nemici degli X-Men: le Sentinelle.

Resta al timone della testata Marc Guggenheim, che spiega in che modo ha approcciato uno scontro classico come quello contro i robot cacciatori di mutanti e il suo impatto sui membri del gruppo.

 

X-Men: Gold #6, copertina di Ardian SyafCredo che, come per la maggior parte dei fan, il mio primo incontro con le Sentinelle sia stato quello con i classici robot viola giganteschi. Ma le ho seguite in tutte le loro incarnazioni, da Nimrod a Bastion, dalle Sentinelle Selvagge alle Bio-Sentinelle di Trask. È sempre stato interessante vedere come le Sentinelle cambiaassero in base ai tempi e alle epoche.

La cosa curiosa è che inizialmente questa storia non era nata come un arco narrativo sulle Sentinelle. Avevo un’idea che volevo sviluppare sulla minaccia dei naniti, o della nanotecnologia. Poi il mio editor, Daniel Ketchum, ha sottolineato che c’era bisogno di un’intelligenza artificiale di qualche tipo che controllasse la tecnologia e mi ha suggerito le Sentinelle, e ho trovato l’idea notevole.

Questo nuovo arco narrativo, sotto molti punti di vista, è concepito per spingere gli X-Men al limite, portarli al punto di rottura. Per Gambit, che in un certo senso è responsabile di questa nuova Sentinella (non volontariamente, solo a seguito di uno sviluppo inaspettato) sarà uno storyarc molto duro.

Ma soprattutto sarà una storia incentrata su Rachel, un racconto destinato a modellarla. Vedremo alcuni personaggi del suo passato (o del suo futuro? Quando si tratta di Rachel, è difficile usare il tempo giusto). Per esempio, c’è una scena con lei e Franklin Richards che è molto interessante e che è stato molto divertente inserire nella trama che sto scrivendo.

Quanto alla lotta contro le Sentinelle, o, se vogliamo, alle tensioni tra umani e mutanti, mi viene in mente un vecchio episodio di Star Trek intitolato Let That Be Your Last Battlefield che racconta la storia di questi due gruppi di alieni che combattono per sopprimersi brutalmente l’un l’altro. Si credono inconciliabili, ma in realtà l’unica differenza tra loro è che un gruppo è bianco sul lato destro e nero sul lato sinistro, e viceversa. Ho cercato di usare le storie di X-Men: Gold in modo analogo, ma in modo più sottile. Non voglio entrare troppo nel dettaglio degli sviluppi di quest’arco narrativo, o della sua conclusione. Anzi, forse ho già detto troppo!

 

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Fonte: Marvel