Dopo le dichiarazioni che vi abbiamo riportato ieri, rilasciate da Eric Koda, riguardo a Secret Empire: Underground, anche Jeremy Whitley, scrittore della storia, ha detto la sua dalle pagine di Marvel.com. E noi siamo qui a riportarvi i concetti più interessanti.

 

Secret Empire: Underground #1, copertina di R.B. SilvaLa squadra è composta da una serie di scapestrati, se pensiamo alla storia degli Avengers. Certo, tutti quanti sono stati dei Vendicatori, prima o dopo, ma credo che nessuno di loro farebbe parte della lista dei primi che vengono in mente ai lettori. Il fatto è che, nel bel mezzo di Secret Empire, c’è un lavoro che va fatto e, visto lo stato in cui si trova il mondo, bisogna affidarlo a chiunque si faccia vivo. Ed ecco quel che hanno in comune i personaggi: sono quelli che hanno risposto alla necessità.

Mimo è il leader del gruppo perché… be’, perché lo è. Ha l’addestramento e l’esperienza per dare ordini a una squadra. Se certamente è quella meno temibile quanto a potere puro, è probabilmente la più abile. Il suo rapporto con Ercole è la mia dinamica preferita nel gruppo. Lei è un capo e lui vuole solo combattere dinosauri. Sam Wilson e Ant-Man sono dei buoni soldati per Bobbi, ma il rapporto tra lei ed Ercole è speciale, come solo quello tra uno che ama scazzottare rettili e una che necessita rettili coi lividi può essere.

Quicksilver, come al solito, è uno dei peggiori compagni di squadra che si possano immaginare. Ha le sue ragioni per essere qui e vuole che la missione abbia successo come e più degli altri, ma detesta prendere ordini, specialmente da Mimo. Dal suo punto di vista, è la meno forte e quindi preferirebbe che il capo lo facesse qualcun altro. Ovviamente, chiunque fosse, lui avrebbe comunque da ridire.

Secret Empire: Underground, anteprima 03

Dà sui nervi, in particolare, a Sam Wilson, che ha vissuto peggio di chiunque altro nell’Universo Marvel gli ultimi mesi della sua vita. Sta affrontando il tradimento del suo migliore amico e il fatto di essersi ritirato da Capitan America. L’abitudine di Pietro di stuzzicare lo manda ai matti. E non appena Quicksilver scoprirà che, chiamarlo appunto “Capitan America” lo fa infuriare, state certi che calcherà la mano.

Ant-Man, invece, se parliamo di brevi periodi, va d’accordo con tutti, no? Svolgere una sola missione al fianco di Scott è una cosa divertente. Fa un sacco di battute e conosce un sacco di trucchi. Sono le relazioni a lungo termine che tendono a diventare problematiche, con lui.

La storia ha un altro protagonista. L’Iron Man dall’intelligenza artificiale. Purtroppo, come Tony fa notare, la Terra Selvaggia incasina gli apparecchi elettronici e, al momento, non ci sono alternative. Quindi, se Tony è chiaramente parte della missione, non sarà assieme al resto della squadra sul campo.

 

 

Fonte: Marvel