Siamo nel 1996 e la produzione donrosiana comincia a diventare, via via, sempre più mirata e meno abbondante di un tempo. L’autore, infatti, diminuisce il numero di storie prodotte, che calano a tre o quattro all’anno (e diminuiranno ulteriormente, negli anni 2000, a due o addirittura una sola ogni dodici mesi).

Al contempo, però, sembra ormai chiaro che nessun fumetto prodotto dell’artista del Kentucky sia una storia “casuale”. Con l’esclusione di un paio di (memorabili) avventure basate sulle gag, l’autore ha tracciato in modo chiaro quella che è la strada della sua narrazione e ogni nuova storia ha una precisa collocazione e una ragion d’essere, un messaggio specifico e la voglia di puntualizzare o chiarire quel retroscena o quel dettaglio ancora inspiegato.

Il tesoro dei dieci avatar (The Treasure of the Ten Avatars) è un magistrale esempio di storia in cui tutte le caratteristiche del mondo dei Paperi donrosiani emergono e si amalgamano in una trama ricca di avventura, umorismo e ...