Ci raggiunge AlbHey Longo, fumettista che forse alcuni di voi hanno già incontrato nelle loro letture, sulle pagine di La quarta variazione, graphic novel edita da BAO Publishing che lo ha fatto conoscere al pubblico come autore completo.

Oggi, AlbHey fa parte della scuderia di Wilder ed è con noi per parlare di Restart, breve storia autoconclusiva in formato digitale che abbiamo già recensito per voi.

 

Ciao, AlbHey, benvenuto su BadComics.it!

Ciao a voi!

Grande brevità e pochi dialoghi. Con Restart hai deciso di tornare alle radici della narrazione fumettistica?

Forse. Realizzare Restart è stata una grande occasione per sperimentare, incastrare varie cose del fumetto che non avevo mai provato. L’assenza di lunghi dialoghi mi ha permesso di lavorare direttamente sullo storyboard, il formato online di non ragionare troppo sulla suddivisione in pagine e focalizzarmi molto sul ritmo della narrazione attraverso le immagini e niente più! Quindi sì, son tornato, se mai son partito, alle radici del fumetto!

La storia è lineare e incardinata sulla ricorsività. Simbolo della ripetitività delle nostre vite digitali o semplice strumento di trama?

Più che la ripetitività delle nostre vite digitali è un elemento di narrazione dovuto al fallire e riprovare del protagonista, il tutto si ripete esattamente allo stesso modo perché alla fine si parla di codici, di schemi preimpostati. Prova, fallisci, ricomincia da capo. Io sono la cosa più lontana da un mago dei PC e questo processo mi è capitato spesso!

A proposito delle vite digitali, in Restart c’è una divertita e leggera indicazione dei pericoli del web. Un tema che ti sta a cuore?

Più che i pericoli del web, gli errori dovuti dalla distrazione in generale! La distrazione è un tema che mi sta molto a cuore in quanto è mia perenne compagnia in un sacco di cose, giusto l’altro giorno ho dimenticato il mio zaino (base della mia sopravvivenza fuori casa) all’interno di una fumetteria, durante la chiusura! Ne approfitto per ringraziare pubblicamente la fumettista Lucia Biagi per aver riaperto il suo negozio fuori orario, farmi riprendere lo zaino e avermi salvato al vita!

Parlando di pericoli del web, la storia inizia in una realtà virtuale e finisce con qualcosa di assolutamente concreto. Un caso?

Mi piaceva l’idea di creare un contrasto che riportasse alla realtà più tangibile possibile. Volevo anche un lieto fine, oltre alla riuscita della missione principale dei due hacker, quindi ho scelto il miglior lieto fine esistente sin dall’inizio dei tempi!

Certamente ti sta a cuore, come evidente dallo stile con cui hai realizzato Restart, il lavoro di Brian Lee O’Malley. Forse c’è anche qualche citazione diretta? Che rapporto hai con l’autore di Scott Pilgrim?

Brian Lee O’Malley penso sia una di quelle influenze che ho inculcate nella mente di cui spesso tendo a dimenticarmi. Di Brian ho letto quasi tutto, sopratutto le prime volte che mi approcciavo al fumetto mi è stato di grande aiuto, son un fan delle linee nere spesse e dell’adattare il proprio stile a vari generi e situazioni, e in questo lui è sicuramente uno dei miei maestri!

La quarta variazione, la tua graphic novel per BAO, parlava di un giovane che voleva fare il disegnatore. Qui ti lanci in un’avventura in quello che negli anni Novanta avremmo chiamato cyberspazio. Ti senti più autore riflessivo o di genere? E ha senso, per il tuo stile, questa distinzione?

Domanda difficile questa! In realtà non saprei, ad esempio questa è la prima di altre mie storie brevi che vedranno la luce nel periodo di Lucca Comics, tutte storie contenute in raccolte a tema. Questo per dire che nell’ultimo periodo mi sono approcciato a vari generi, che come cosa mi piace tantissimo.

Quello che però cerco di fare è non essere completamente assorbito dal genere ma mantenere “un mio modo di fare”… nella speranza di riuscirci ovviamente, ahahah! Se sto lavorando bene lo vedrò nella summa di storie brevi che usciranno in questo 2017, spero di aver fatto un buon primo passo e sulle distinzioni per ora non ci penso troppo!

Rivedremo i personaggi di Restart? Possibile che ci sia un ritorno di questi due hacker quasi per caso?

No, i due Hacker non torneranno, ma io li vedo un po’ dei personaggi gemelli all’altra coppia su cui sto lavorando attualmente, cioè i protagonisti della mia storia per Melagrana, la raccolta a tema erotico attualmente in raccolta fondi su Indiegogo… Sa troppo di pubblicità vero? Però giuro che è vero, sono due coppie gemelle secondo me, tipo che andrebbero a bere assieme e cose così!

Restart, copertina di AlbHey Longo