Non è facile farsi strada nella galassia di Star Wars, specialmente se devi confrontarti con personaggi iconici come Luke Skywalker, Han Solo e Darth Vader, che hanno quarant’anni di fama e schiere infinite di appassionati dalla loro parte. Ma la Dottoressa Aphra, il primo personaggio completamente originale dell’era Marvel a conquistarsi una serie personale, si sta muovendo nella direzione giusta: merito del tema della serie – il connubio tra archeologia e Star Wars è sempre intrigante – e naturalmente delle sceneggiature argute e imprevedibili di Kieron Gillen, che, coadiuvato dalle tavole di Kev Walker, riesce a mantenere questo fumetto fresco e coinvolgente.

Dopo un primo storyarc introduttivo che si conclude con il numero #6, Aphra si prepara a “diventare grande”, vale a dire ad affrontare il suo primo crossover: condividerà infatti la saga di Screaming Citadel con Luke e con gli altri eroi tradizionali di Star Wars, il momento perfetto per Gillen per fare sulle pagine del sito ufficiale Marvel il punto della situazione su passato, presente e futuro della sua creazione.

 

Doctor Aphra #6, copertina di Kamome Shirahama

Mi diverto molto a giocare con i riferimenti a Indiana Jones in Doctor Aphra, ma il rapporto tra Aphra Junior e Aphra Senior è sempre stato concepito come una cosa a sé stante e non come un rimando. Il livello di spiritualismo di Aphra Senior è una discriminante, per esempio. Jones Sr. è essenzialmente un accademico che si interessa da vicino anche al lato spirituale, mentre Aphra Sr. è innanzi tutto uno spiritualista per cui gli aspetti accademici vengono dopo. L’istruzione di Aphra Sr. è tutt’altro che tradizionale. Potremmo metterla così: esistono due Dottor Jones, ma esiste una sola Dottoressa Aphra.

Non nego che nel corso della serie Aphra stia muovendo qualche passo verso la luce. O forse semplicemente guadagna qualche punto analizzando le ipocrisie personali del padre. O magari si tratta di una combinazione di entrambe le cose: Aphra è fin troppo capace di agire in modo meschino, ma non è qualcuno di attivamente convinto che gli altri debbano morire. Se potesse fare a modo suo, nessuno dovrebbe morire. Diciamo soltanto che all’atto pratico, nel mondo di Aphra le cose non sono mai così facili.

Da questo punto di vista, accadranno molte cose nel crossover Screaming Citadel. Coinvolgere Aphra e Luke in un’avventura assieme e farli interagire l’uno con l’altra ci ha permesso di mettere in luce le loro diverse priorità in modo molto divertente.

Doctor Aphra #8, copertina di Marco Checchetto

Al momento di pianificare il primo arco narrativo, la mia intenzione era quella di mostrare perché Aphra sia diventata ciò che è diventata, e a cosa stava reagendo. Avevamo già parlato di sua madre nella serie di Darth Vader, ma volevo scavare più a fondo in quell’aspetto, il che significava chiamare in causa il padre.

Questa è una serie che parla di archeologia nell’universo di Star Wars, ma per il lettore le ricerche archeologiche sul campo devono procedere di pari passo con la scoperta dei meccanismi emotivi più nascosti di Aphra. Uno dei motivi principali per cui ho voluto fare questa serie è la possibilità di tratteggiare Aphra in modo più completo: chi è, perché agisce così e così via. Partire dalla sua famiglia era la cosa più sensata da fare.

È destinata ad avere un lieto fine? Se devo rispondere in breve… Eheh. Se devo rispondere più articolatamente… Eheheheheheh. Diciamo solo che alla fine della storia sapremo con esattezza chi è Aphra.

 

TUTTO SU DOCTOR APHRA – LEGGI ANCHE:

 

 

Fonte: Marvel