X-Men: Gold #1, copertina di Ardian SyafSiamo giunti rapidamente all’atto finale della controversia scatenata dall’artista indonesiano Ardian Syaf, reo di aver incluso in alcune vignette di X-Men: Gold #1 messaggi dalle implicazioni antisemite e anticristiane; e l’atto finale è quello che aleggiava nell’aria fin dall’inizio della vicenda. La casa editrice americana ha deciso di rescindere il contratto con Syaf: il disegnatore aveva già consegnato le tavole dei numeri #2 e #3 di X-Men: Gold, ma non realizzerà più il numero #4, contrariamente a quanto annunciato in precedenza.

Maggiore spazio sarà dato ai due artisti che avrebbero dovuto realizzare i vari cicli narrativi della serie a rotazione assieme a lui, vale a dire Ken Lashley e R. B. Silva (sarà proprio quest’ultimo a “ereditare” il numero #4); ma un terzo nome, che la Casa delle Idee deve ancora identificare, sarà presto incluso nel team creativo a sostituire ufficialmente Syaf alle tavole della serie sceneggiata da Marc Guggenheim.

La conclusione era intuibile sia dalle parole del primo comunicato della Marvel, che preannunciava azioni disciplinari contro l’artista, sia dall’ultimo commento dello stesso Syaf, con il quale sentenziava la fine della sua carriera.

Chi ha optato per un basso profilo in tutta la vicenda è lo sceneggiatore Marc Guggenheim, che ha ridotto al minimo i commenti nel corso di tutta la controversia, limitandosi a un tweet in cui annunciava che “il sostegno è stato straordinario, sia da parte dei fan che dei professionisti”, rimandando poi al comunicato ufficiale della Marvel sulla questione.

 

 

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Fonte: CBR