Lo scorso weekend, al C2E2 (Chicago Comic & Entertainment Expo), Frank Miller è stato protagonista di un panel in cui ha avuto modo di parlare della sua carriera e dei suoi progetti. Durante l’incontro ha risposto anche a qualche domanda del pubblico, svelando dettagli sulle nuove storie in cantiere dedicate a Sin City e Superman.

 

Ci sono alcune scene ne Il ritorno del Cavaliere Oscuro e Il Cavaliere Oscuro colpisce ancora dove Superman le prende di brutto. Come vedi il personaggio di Superman? Mi sembra di notare una certa antipatia…

Frank Miller – Adoro Superman, ma stavo facendo un fumetto di Batman e volevo che fosse lui l’eroe raccontando le cose dal suo punto di vista. Se io fossi Batman, verso chi proverei più rancore? Probabilmente il tizio che rappresenta lo status quo, chi vuole che le cose restino le stesse anche quando sono marce… quello in grado di volare, mentre io ho bisogno di una dannata automobile.

Per me è stato naturale ideare una storia in cui Batman finisce a combattere contro Superman, il divertimento è stato trovare un modo per far vincere Batman. Per farlo l’ho messo in una grossa armatura e gli ho affiancato un compagno in grado di lanciare frecce di kryptonite.

Voglio fortemente realizzare un progetto con Superman protagonista. Ne sto parlando con la DC e spero di avere presto qualcosa da annunciare, ma voglio fare il mio Superman originale, una storia in cui sarebbe l’eroe fino in fondo.

Qual è la tua fonte d’ispirazione quando scrivi Batman?

Miller – Batman è come un grosso diamante. Puoi lanciarlo contro il muro, buttarlo per terra, sbatterlo sul soffitto e lui non si romperà. Il mio Batman funziona, il Batman di Brian Azzarello funziona… addirittura quello di Adam West funziona!

Un altro personaggio con cui non si sbaglia mai è Catwoman: la versione televisiva, Michelle Pfeiffer, Halle Berry…

Hai altre storie di Sin City da raccontare?

Miller – Finché sarò in circolazione, Sin City non finirà. È il mio perno. Ho pianificato i prossimi due volumi, con i quali aspettatevi di andare indietro nel tempo… molto indietro nel tempo. Uno è ambientato a metà del ‘900, mentre l’altro si svolge qualche secolo prima.

Secondo una voce di corridoio staresti lavorando… sulle origini di Jackie Boy, o qualcosa di simile.

Miller – No, ho finito di raccontare la storia di Jackie Boy. Penso che abbiamo visto abbastanza di lui, ed è decisamente morto.

Cosa pensi delle rappresentazioni di Elektra di altri autori?

Miller – Ho scritto un intera graphic novel per accertarmi che tutti sapessero che fosse morta!

 

 

Fonte: Bleeding Cool