Gli eredi di Robotorama, terzo episodio del nuovo ciclo di Darkenblot, sempre ad opera di Casty e Lorenzo Pastrovicchio, svela finalmente parecchi dei misteri introdotti nelle scorse puntate, regalandoci un Macchia Nera inquietante come non mai sotto tutti gli aspetti. Il redesign del personaggio, che ne accentua il carisma e l’aura di mistero, va di pari passo con quello del Darkenblot, della cui nuova versione vediamo un’inedita distruttiva versione a quattro braccia. Ma, soprattutto, scopriamo la natura della multicapacità, in grado di rendere quasi onnisciente il cattivo; non del tutto, però, a giudicare dal cliffhanger finale che lascia tutto in sospeso: è l’ennesimo trucco di Macchia Nera o qualcosa è sfuggito al suo controllo?
Stefano Zanchi lascia il posto a Stefano Intini alle matite di Topolino e l’arca dell’arte...
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