Secret Empire: Brand New World #1, copertina di Paulo Siqueira

Una miniserie parallela per raccontare tutti gli eventi che non trovano spazio nella principale. Ecco la natura di Secret Empire: Brave New World. Cita il famosissimo romanzo di Aldous Huxley, in cui l’autore racconta un mondo ipotetico e distopico, una versione distorta del futuro. Non molto diverso della descrizione che, nell’Universo Marvel, si sarebbe data di un’America dominata dall’Hydra. Peccato che quest’ultima sia una realtà ormai presente.

Nel mondo sotto il giogo della più temibile organizzazione terroristica della Casa delle Idee, Secret Empire: Brave New World racconterà la storia di una serie di eroi che reagiscono allo stato delle cose. Soprattutto, visto il chiaro coinvolgimento di Steve Rogers negli eventi, i riflettori sono puntati sui suoi più vecchi alleati, dai tempi della Seconda Guerra Mondiale: gli Invasori.

Diversi gli autori coinvolti, così come gli artisti. Ai testi, troviamo Paul Allor, Jeremy Whitley e Nick Kocher; alle matite, Brian Level, Diego Olortegui e Will Robinson, per quanto riguarda il primo numero. Tana Ford e Juan M. Frigeri firmano le matite del secondo assieme a Level.

Della miniserie ha parlato l’autore principale, Paul Allor, assieme all’editor Charles Beacham.

 

Allor – Sarà un capitolo vitale degli eventi della saga e sono entusiasta di quel che stiamo raccontando con la Torcia Umana originale, Toro e Namor, del loro modo di affrontare Capitan America, ora che sanno che fa parte di ciò che insieme hanno sempre combattuto, mentre cercano di difendere dall’Hydra il regno di Atlantide.

Namor, ovviamente, ha una visione tutta sua di quel che sta succedendo. Non è e non è mai stato un criminale, ma un uomo con degli scopi molto diversi da quelli di tutti gli altri, con delle priorità e dei valori distanti dalla norma comune, che affondano le loro radici nel suo amore per Atlantide. Sebbene sia una persona in conflitto, alla fine dei giochi, sceglierà sempre il bene del proprio popolo, prima di ogni altra cosa.

Secret Empire: Brave New World #2, copertina di Paulo SiqueiraOggi, lui e gli altri Invasori sono molto diversi che in passato. Namor è un monarca esperto e non più il principe degli oceani, Hammond è un agente dello S.H.I.E.L.D. ormai privo dei suoi poteri pirocinetici, Toro ha scoperto di essere un Inumano. Cambiamenti notevoli che alterano il loro modo di vedere il mondo e interagire con esso. Tuttavia, al loro nucleo, sono ancora i combattenti che erano durante la Guerra Mondiale e questo li spinge ora ad agire.

Beacham – La serie espande gli eventi di Secret Empire, mostrando quanti uomini, quanti eroi e quanti criminali siano colpiti dagli eventi e dall’impresa ostile dell’Hydra. Il punto fondamentale dell’evento sta nel modo in cui Steve Rogers riesca a convincere alcuni dei suoi più vecchi alleati a restargli fedeli, anche dopo il suo voltafaccia.

Dopotutto, non è una persona diversa da quella che conoscevamo, nel profondo. Per tanti degli eroi della Marvel, lui è sempre Steve, è sempre Capitan America, è sempre qualcuno che vuole salvare il mondo. Semplicemente, il modo in cui pensa di farlo è cambiato e alcuni dei buoni vedranno in questo atteggiamento la possibilità di un futuro migliore.

Allor – Cap userà diverse leve di potere per ottenere quello che vuole e, nella storia che vede gli Invasori protagonisti, vedremo l’impatto che alcune di queste iniziative hanno sulla gente. Umani o atlantidei non conta. La storia ha importanti legami con il passato di questi personaggi, con le relazioni costruite in tanti anni di Universo Marvel. Non faremo appello a vicende in particolare, ma i fan di lunga data riconosceranno le radici di molte delle cose che racconteremo.

 

 

Fonte: Nerdist