È stata l’ultima testata annunciata nell’ambito dell’ambizioso progetto ResurrXion teso a rilanciare le testate mutanti e inumane Marvel, ma ultima in senso temporale non significa certo ultima in importanza.

 

 

Charles Soule, che curerà i testi di un nutrito parterre di artisti quali Jim Cheung, Ron Garney, ACO, Phil Noto, Greg Land, Ramon Rosanas e altri ancora, ha intenzione di fare di Astonishing X-Men una vera e propria “cavalcata” attraverso tutti i grandi momenti storici della saga mutante e presenta la sua nuova serie sul sito ufficiale della Casa delle Idee con queste parole:

 

Astonishing X-Men #1, copertina di Jim CheungAstonishing X-Men è sempre stata una delle X-serie fondamentali per me, specialmente con il ciclo di Whedon e Cassaday. La considero una delle migliori narrazioni degli X-Men di tutti i tempi, quindi raccogliere il testimone è entusiasmante, ma anche sotto certi aspetti terrificante. Ma come in ogni serie che affronto, farò del mio meglio. Mi è già capitato in passato di lavorare su delle serie che erano state gestite da autori superstar. Devi tuffarti a testa bassa, raccontare la tua storia e sperare che regga il confronto con gli altri volumi di quella collana.

La mia intenzione principale è che sia una storia epica. Voglio creare qualcosa di grande, sia per i momenti tra i personaggi che per il page-feel, se posso coniare un termine da zero. Ma soprattutto vorrei ancorare Astonishing X-Men al mondo reale, per così dire. Molto spesso le grandi storie di supereroi si svolgono lontane dai centri popolati, specialmente se si tratta di storie mutanti. So bene che una scazzottata tra supereroi con un gruppo di civili nei paraggi rende le cose molto complicate, mi è capitato molte volte. Ambientare un combattimento su un ghiacciaio isolato risolve molti problemi narrativi. Tuttavia, credo che gli X-Men funzionino meglio non quando combattono soltanto contro i supercriminali, ma quando le loro attività sono viste attraverso il filtro degli occhi umani. Quindi avremo molte scene di quel tipo. Buona parte dell’azione si svolge nel cuore di Londra, con tutte le ripercussioni sugli astanti che ci si può aspettare.

Voglio che il tema portante sia una rivelazione inaspettata, ma ho concepito la storia in modo da poter attingere ai criminali letteralmente da qualsiasi epoca della storia Marvel. La serie nasce in parte come un rompicapo, con vari strati di rivelazione. Parte del divertimento in molte X-storie consiste nello speculare su ciò che sta succedendo in realtà, e questo è uno di quei casi.

Quanto al cast, ho scelto questi personaggi perché volevo un gruppo su cui potessi lavorare bene, e i cui membri avessero una lunga storia pregressa gli uni con gli altri. Tutti questi personaggi sono stati dei “cattivi” una volta o l’altra. Il loro passato è molto ambiguo. Molti di loro sono stati assieme, o coinvolti in un triangolo amoroso… ho elementi drammatici in abbondanza e il fattore soap opera è sempre stato uno degli elementi che rende gli X-Men fantastici. Quindi dirò che in questa serie non c’è una squadra: c’è un cast. E non c’è nemmeno un capo della squadra.

È come un romanzo, un film o una serie TV. Ci sono personaggi che diventano più o meno importanti da una scena all’altra, ma non è una storia su un gruppo di supereroi che si riunisce con un obiettivo comune, che combatte contro i cattivi, ha una base, una serie di costumi coordinati e tutto il resto. Questo è un insieme di individui estremamente potenti, ma in qualche modo compromessi, che si ritrovano nello stesso posto e nello stesso momento in cui accade qualcosa che mette a rischio il mondo intero. E da lì vedremo come reagiranno.

 

 

Fonte: Marvel