Daniel Ketchum conosce gli X-Men come pochi altri uomini del fumetto americano. L’editor Marvel è stato intervistato da un sito che segue l’argomento da vicino: Xavier Files.

 

 

L’occasione, oltre che l’argomento sostanziale dell’intervista, è ResurrXion, l’iniziativa di rilancio che, nelle intenzioni, dovrebbe portare a un vero e proprio rinascimento dei mutanti (e degli Inumani), dopo anni di situazioni e storie di crisi della razza.

 

Astonishing X-Men #1, copertina di Jim CheungAi miei occhi, quella degli X-Men è sempre stata una storia di presa di coscienza e di sviluppo di sé. Sono nato in Corea del Sud e sono stato adottato nell’infanzia da una famiglia di bianchi in una città decisamente bianca. Ho scoperto gli X-Men a otto anni e già sapevo bene cosa volesse dire sentirsi diversi da tutti gli altri. Ed ecco dei supereroi che erano definiti propriamente dalla diversità.

Non solo: questa caratteristica era ciò che dava loro potere. Era il fatto di essere diversi che dava loro modo di cambiare il mondo e di salvarlo ogni volta. Per me, questo è sempre stato l’aspetto più d’ispirazione a usare ciò che ti rende diverso dagli altri e riconoscibile, che ti rende unico, per migliorare il mondo attorno a te.

Credo che gli X-Men siano al loro meglio quando le cose si fanno toste, quando hanno le spalle al muro. Nell’era che io chiamo extraordinary è stato divertente vedere un mondo in cui il gruppo era quello degli svantaggiati, minoritari, che lottavano letteralmente per il loro posto nel mondo. Uno scenario che apriva un sacco di vie narrative. Sono felicissimo di aver potuto collaborare con Jeff Lemire, Cullen Bunn e Dennis Hopeless che hanno raccontato storie memorabili.

 

Ketchum afferma che la lezione principale di questi ultimi cicli sui mutanti è che una storia che prevede la tenebra incombente sui personaggi è sostenibile solo per un certo periodo, specialmente in un mondo complicato come quello odierno. Dopo la grave minaccia delle Nebbie Terrigene, tutti sapevano che ci sarebbe voluto un periodo di colori sgargianti e azioni eroiche.

 

X-Men: Prime #1, copertina di Ardian Syaf

ResurrXion ha trovato il modo di dare una visione nuova di vecchi amatissimi personaggi, di rendere omaggio a Generation X senza riunire il vecchio cast e senza battere le stesse strade. Non posso ringraziare abbastanza autori e artisti per la loro creatività. Credo che abbiano fatto un ottimo lavoro nel ritrovare l’anima mutante di un tempo in ogni fumetto, proponendo qualcosa di completamente nuovo.

Per quanto riguarda i nuovi titoli in solitaria, l’Uomo Ghiaccio e Jean Grey sono tra noi dacché gli X-Men esistono, ma entrambi sono stati protagonisti di cambiamenti importanti, ultimamente, che necessitano un’esplorazione ulteriore. Jeff Lemire aveva idee spettacolari per entrambi, ma non ha fatto in tempo a far altro che scheggiare la superficie, per questioni di tempo e spazio.

Non vedo l’ora di vedere cosa farà Sina Grace con Bobby Drake e con il suo percorso di scoperta della propria identità, mentre una versione più giovane e alternativa di sé sembra dargli molti giri di campo, da questo punto di vista. E Jean non ha mai avuto una propria serie in solitaria. Dennis Hopeless ha scelto una premessa molto semplice: sta per arrivare la Forza Fenice e Jean non vuole fare la fine della propria controparte passata, quindi ha intenzione di diventare più forte, imparando da tutti nell’Universo Marvel.

Insomma, vi ricordate quando gli X-Men erano cinque ragazzini americani, poi la serie è stata scossa dalle fondamenta e sono diventati un team di adulti provenienti da mezzo mondo, accomunati dal solo fatto di essere tutti dei mutanti? Più di ogni altra famiglia Marvel, gli X-Men hanno dato prova di essere in grado di cambiare ed evolversi, anche in maniera drastica.

Ed è proprio questo che fa ResurrXion: nuovi team creativi, nuovi componenti delle singole squadre, nuovi costumi, nuovi avversari. Ogni cosa è familiare, ogni cosa è indubitabilmente appartenente all’universo degli X-Men, ma è contemporaneamente diversa dal passato. Essere un fan dei mutanti in questo periodo è entusiasmante e non vedo l’ora di vedere quali altre idee hanno gli autori per questi fumetti.

 

 

Fonte: Xavier Files