Il quarto e ultimo albo della prima stagione di DK aveva lasciato i lettori con uno dei più classici finali aperti e con il protagonista in preda all’incertezza e alla brama di vendetta. Era quasi scontato l’avvento di un sequel, e, grazie soprattutto all’incoraggiante risposta del pubblico, questo è arrivato senza alcuna fretta: un anno e mezzo dopo l’esordio dell’innovativa serie di Astorina.
Anche il secondo atto è stato organizzato in una tetrade di pubblicazioni mensili, formato all’americana ma foliazione più snella: 64 pagine ovviamente a colori con due (e non tre) episodi inediti a spillato. Squadra che vince non si cambia: il team creativo vede ancora Mario Gomboli al soggetto, Tito Faraci alla sceneggiatura e Giuseppe Palumbo ai disegni in sostituzione di Matteo Buffagni (impegnato alle copertine), mentre i colori sono di Enrico Pierpaoli.
Si riparte da dove eravamo rimasti: tramite un flashback veniamo catapultati in un momento cruciale de...
Abbiamo recensito per voi il primo numero della seconda stagione di DK, opera di Gomboli, Faraci e Palumbo
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