Terminate le fatiche dovute alla stesura della Saga di Paperon de’ Paperoni, Don Rosa torna al tradizionale modello delle avventure dei Paperi in giro per il mondo giocando abilmente, però, con gli scenari consolidati e riuscendo in più di un’occasione a mettere in atto svolte inaspettate.

Zio Paperone e il tesoro di Re Creso (The Treasury of Croesus), del 1995, si apre con un classico attacco di Amelia ai danni dello Zione. Don Rosa ne approfitta per rammentarci il motivo dell’ossessione della fattucchiera per la Numero Uno, elemento che tornerà utile nel finale: la strega intende fonderla per creare l’amuleto che le darebbe il mitico Tocco di Mida. Ma, per funzionare, deve trattarsi della moneta appartenuta all’uomo più ricco di sempre, e c’è un solo personaggio che potrebbe rivelarsi essere stato più abbiente di Zio Paperone: Re Creso.

Don Rosa, preciso e attento ai dettagli, riassume la storia di Creso e del Tempio di Artemide, costruito da Re della Lidia, su cui, scopriamo, ...