Sergio Bonelli Editore ha dedicato uno dei suoi tanti incontri in scena a Cartoomics 2017 alla primissima miniserie pubblicata: Brad Barron.

L’opera nacque nel 2005 dalla mente vulcanica di Tito Faraci, ma – ha specificato l’autore – fu un’intuizione di Mauro Marcheselli. L’allora direttore editoriale della casa editrice milanese – ora possiamo dirlo – precorse i tempi quando le miniserie non erano un formato caro a Sergio Bonelli. Il successo del titolo fantascientifico incentrato su un’America di un 1956 alternativo, aggredita dagli alieni Morb, fu tuttavia un grande successo.

 

Faraci – Feci una prima proposta di genere bellico, ma Decio Canzio me la bocciò. Allora, visto che ai tempi ero considerato un autore innovativo, pensai di prendere in contropiede i lettori e mi concentrai su un soggetto che fosse un omaggio al meglio della tradizione bonelliana. […] Mi orientai verso la fantascienza, volevo proporre un classico come un’invasione di UFO, ma metterci qualcosa di mio. […] Rammento che mandai a Sergio [Bonelli] la sinossi del fumetto in 15 righe, via fax. Poteva sembrare un azzardo ma volevo dare il senso di semplicità e immediatezza. Erano pochissime righe ma molto ponderate. Lui lo capì immediatamente e disse subito OK.

 

Brad Barron Omnibus vol. 1, copertina di Fabio CeloniBrad Barron Omnibus raccoglie in tre cartonati (18 x 24 cm, 592 pagine in b/n) i 18 albi episodi della collana, che – lo precisiamo – è composta anche da sei Speciali.

Il primo volume è stato presentato proprio alla fiera meneghina, ma dal 16 marzo sarà in tutte le fumetterie e librerie d’Italia. È impreziosito da una copertina inedita di Fabio Celoni, responsabile della grafica del progetto relativamente al protagonista e agli extraterrestri.

Faraci ha ricordato il contributo indispensabile dell’artista milanese per la buona riuscita di Brad Barron e anche il preziosissimo consiglio ricevuto da Claudio Villa: quello di sostituire la forma circolare dei dischi volanti con quella di una goccia, elegante ed estremamente funzionale.

Insieme ad Anna Lazzarin – componente del team creativo della testata – Faraci ha poi ringraziato il lavoro fatto da Bruno Brindisi sulla prima uscita, che ha gettato le basi del progetto ed è diventata un riferimento per tutti gli altri disegnatori: Max Avogadro, Alessandro Bignamini, Giovanni Bruzzo, Giancarlo Caracuzzo, Alessandro Nespolino, Luca Raimondo e Walter Venturi.

Cartoomics 2017: Brad Barron Omnibus