Claudio Chiaverotti, “papà” di Brendon e Morgan Lost, e l’artista Lola Airaghi hanno parlato a Cartoomics 2017 del prossimo futuro dei due fumetti targati Sergio Bonelli Editore, a partire dalle copertine, definite “quanto di più sperimentale si stia facendo ora in Bonelli.”

Per quanto riguarda Morgan Lost, l’autore conferma che si procederà oltre il fatidico numero 25 (più in là del quale, finora, non si conoscevano con certezza le sorti della serie) con una serrata continuity e un nuovo corso ancora tutto da svelare.

Queste le anticipazioni sulle prossime uscite: nell’imminente Le lacrime del diavolo (Morgan Lost 18, in uscita il 21 marzo) di Val Romeo, si parlerà della banalità e della brutalità del male, incarnato nel personaggio di Evilenko; su quelle pagine vedremo Morgan in maniera più intima del solito, come pure la sua collega e amica Igraine, che ha un pessimo rapporto con il padre.

Con Memorie di una telecamera (Morgan Lost 19, previsto per il 21 aprile) di Cristiano Spadavecchia, invece, avremo a che fare con un assassino che filma le sue vittime e conserva le registrazioni.

 

Si dice che gli oggetti conservino le energie negative. Questa telecamera potrebbe averlo fatto. E se la telecamera si mettesse a “sognare”, carica di negatività?

 

Le altre anticipazioni riguardano Killer Toons, per le matite di Alessandro Pastrovicchio: un’avventura ambientata tra cartoni animati assassini, rappresentati con stile umoristico ma dal taglio crudo e violento.

Quindi, in Silenzio alla fine del mondo, scopriremo la vicenda di un impiegato postale che soffre di emicrania in un mondo pieno di rumori da cui tenta di fuggire. I disegni saranno affidati a Marco Perugini.

Il nostalgico cavaliere di ventura Brendon tornerà finalmente a fine giugno all’interno di inediti Speciali che usciranno a cadenza semestrale. Rispetto alla precedente collana regolare ci saranno delle novità a livello grafico e le storie saranno molto più visionarie. Chiaverotti ha affermato:

 

Il nuovo Brendon è più crepuscolare e decadente. In maniera in un certo senso metafumettistica, lui è fermo da quando non escono i suoi albi. Ma, per citare Stephen King, lui è la mia “metà oscura”: quando la serie stava chiudendo, ho sognato che mi chiedeva di non farlo morire, e ho dovuto riportarlo in scena.

Morgan Lost