New Super-Man #8, copertina di Viktor BogdanovicSulle pagine dell’ultimo numero di New Super-Man, il team creativo composto da Gene Luen Yang e Billy Tan è stato artefice dell’inattesa resurrezione di uno storico villain DC Comics che non si vedeva in azione da moltissimo tempo.

Nel corso della saga di Kong Kenan, il nuovo Super-Man cinese che ha fatto il suo esordio all’alba del rilancio Rinascita, abbiamo visto apparire moltissime versioni orientali dei più noti supereroi dell’Universo DC: da Bat-Man e Wonder-Woman – che compongono assieme al protagonista la Trinità della Justice League Cina – al ritorno di colui che si è rivelato essere il genio del male che sta tirando i fili di questa storia, vale a dire Ching Lung.

Se non sapete di chi stiamo parlando, sappiate che probabilmente non siete i soli: questo criminale fece infatti il suo esordio nel lontanissimo 1937, sulle pagine di Detective Comics #1, mesi prima della prima apparizione di Superman, ed è stato l’esempio più calzante del diffuso e mal celato razzismo che all’epoca imperversava sulle pagine dei comics: Ching Ling, personaggio dalle sembianze – caricaturali – di Fu Manchu, incarnava praticamente ogni tipo di stereotipo offensivo degli americani nei confronti dei cinesi, tanto da arrivare a essere considerato “tossico” dalla stessa DC Comics, che lo fece ben presto sparire. Fino a oggi.

Lo sceneggiatore Yang intervenuto al riguardo rilasciando alcune dichiarazione al Washington Post:

 

Se Rinascita deve abbracciare l’intera storia dell’Universo DC dobbiamo tornare anche alle sue radici, giusto? Se vogliamo davvero abbracciare chi siamo, in quanto americani, dobbiamo guardare sia alle cose buone che a quelle meno buone, a quelle apprezzabili come a quelle orribili della nostra storia. Se Rinascita deve riportare in scena buona parte del passato della DC Comics, dobbiamo anche prendere in esame ciò che è meno riuscito. Questo è ciò che speriamo di fare.

Alla fine dell’arco narrativo, quello che avrà a che fare con Ching Lung, la mia speranza è che il lettore sia in grado di dire la sua sul passato e rilevare quanti passi in avanti abbiamo fatto da allora.

 

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Fonte: CBR