Dal giovane Scott Summers e compagni a Jean Grey: la versione adolescente della rossa telepate era l’unica a mancare nella formazione dei Nuovissimi X-Men in epoca Nuovissima Marvel, e ora sarà la protagonista solitaria di una serie omonima targata ResurrXion e affidata ai testi di Dennis Hopeless.

Ma prima di affrontare i dolori della futura Fenice che lotta per sfuggire al tragico destino che ha reclamato la sua controparte adulta, lo sceneggiatore chiuderà le trame del team dei giovani mutanti destinati a trasferirsi sulla nuova testata X-Men: Blue. Cambio della guardia anche per gli artisti: si passa da Mark Bagley di All-New X-Men a David Yardin di Jean Grey.

Nel suo incontro virtuale con i lettori sulle pagine di Comic Book Resources, Hopeless fa il punto della situazione sulla chiusura della prima collana e sull’esordio della seconda.

 

All-NEW X-Men #18, copertina di Mark BagleyLa mia storia è sempre stata incentrata sulla lotta del giovane Scott nei confronti di ciò che l’opinione pubblica ha recepito del suo alter ego adulto. Il mondo pensa che Ciclope sia un criminale a causa di quello che è successo con gli Inumani. Questo è ciò di cui abbiamo discusso assieme agli altri autori quando abbiamo tracciato le trame di questa fase e questo è lo status quo che Scott deve affrontare.

Death of X definisce meglio i come e i perché di quanto è accaduto in modo molto interessante: la situazione in realtà è molto più ambigua di un semplice “Ciclope è un terrorista malvagio!”. Ma era ovvio che fosse così.

Purtroppo, il giovane Scott non è tormentato dalla versione reale dei fatti. È tormentato dalla versione peggiore, quella più sporca che l’opinione pubblica ha di lui. È risucchiato in un gorgo di autodisprezzo, fomentato dalle chiacchiere di Internet, cosa che lo spinge a dubitare di ogni suo atto. Sarebbe abbastanza per fare uscire di testa chiunque. Tuttavia, alla fine del numero #18, Scott scopre la verità su quanto accaduto in Death of X e scende sul sentiero di guerra con Emma. Intende affrontarla non appena possibile, e vedrete l’esito del loro confronto sulle pagine di IvX e nel numero #19.

Dal momento che All-New X-Men è sempre stato concepita come una serie on the road¸ ho un quaderno pieno di località esotiche e dei vari guai in cui i ragazzi sarebbero potuti finire. Ho toccato i migliori nel corso della serie, ma ce n’erano talmente tanti che Jean potrebbe rubarne uno o due da visitare di persona durante le sue avventure, quindi mai dire mai.

Quanto al finale dAll-NEW X-Men #19, copertina di Mark Bagleyella serie, ho sempre avuto una specie di conclusione in mente. Questo può essere difficile in una serie regolare, in quanto non si sa mai quanto durerà, ma hai sempre una meta da raggiungere. In genere poniamo delle piccole pietre miliari per assicurarci che i personaggi crescano e cambino in modi interessanti. Le storie Marvel raramente finiscono nel verso senso della parola, quindi è difficile poter mettere un punto fermo, ma un numero finale soddisfacente è sempre una bella meta da raggiungere.

La Jean Grey su cui lavorerò io è un’adolescente. Non è ancora una persona matura. Sta ancora imparando a destreggiarsi tra i suoi poteri e deve ancora trovare la piena fiducia in se stessa. Ciò è molto divertente, perché sappiamo tutti che diventerà una figura incredibile da grande. La svolta inaspettata, con una Jean dislocata temporalmente, è il fatto che ora ne è consapevole. Lo sa benissimo, e questo conoscenza turba i suoi sonni. È una dinamica molto interessante e la esploreremo a fondo.

Jean interagirà sicuramente con i precedenti ospiti della Forza Fenice, è il tema portante del numero #2. Adoro il personaggio di Hope, quindi non stupitevi troppo se la vedrete spuntare in Jean Grey; quanto a un potenziale faccia a faccia in qualche modo con la sua versione adulta… abbiamo decisamente delle sorprese in serbo per voi! Ma non posso aggiungere altro.

Jean Grey #3, copertina di David Yardin

 

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Fonte: CBR