All’inizio di Prowler #6, troviamo Hobie Brown confuso e perduto. La sua vita è sempre stata frenetica, un continuo salto da una situazione all’altra. Ed ora eccolo nel mezzo di quel salto. Non ha la minima idea di dove lo condurrà, e sa che saltare in continuazione lo ha stancato.
Ha passato la maggior parte degli eventi di Clone Conspiracy in animazione sospesa, rinchiuso e impotente. Credo che trovi decisamente disorientante sapere che esiste una diversa versione di lui in giro, libera di prendere decisioni con cui probabilmente non concorderebbe. Il che gli provoca diverse domande su se stesso. Gli eventi appena trascorsi lo fanno dubitare di cosa voglia davvero.
Le cose non vanno granché bene. Spider-Man ha dovuto affrontare l’inferno, ma Prowler è stato quasi ucciso e ora si sente consumato e privo di forze, del tutto perso. Comprensibilmente arrabbiato, è destinato a dirigere la sua furia proprio contro il Ragno, sfortunatamente. I due non si lasceranno da grandi amici.
Prowler è uno di quei personaggi spesso presenti, ma mai come protagonisti e al centro delle decisioni, sempre parte della storia di qualcun altro. Il che è triste. Il mio più grande sogno, per lui, è che smetta di essere un supereroe e si ritiri in qualche posto tranquillo. L’Universo Marvel è pieno di giustizieri, ma questa vita ha fatto solo male al povero Hobie.
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Fonte: Marvel
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