Superman #702, copertina di John CassadayDi recente vi abbiamo mostrato il nuovo costume di Superman, che farà il suo debutto al termine della saga Superman Reborn, di prossima pubblicazione negli Stati Uniti. Si tratta già della seconda versione dell’iconica divisa dell’Uomo d’Acciaio dell’era Rinascita, e, sebbene riporti maggiormente in scena il colore rosso – praticamente assente nella prima – non recupera uno degli elementi più classici del personaggio: i cosiddetti”mutandoni” rossi.

Sin dall’alba del reboot editoriale de I Nuovi 52, datato 2011, la DC Comics ha deciso di rimuovere quel particolare e riconoscibilissimo elemento del costume dell’Uomo d’Acciaio, probabilmente valutato come anacronistico (e spesso bersaglio di ripetitive battute e gag), scegliendo così di ignorare la reale funzione dello stesso, cioè quella di “spezzare” cromaticamente la parte superiore e inferiore della divisa, di colore blu.

Questa scelta, condivisibile o meno, è stata anche bersaglio di un’invettiva rivolta via social a Dan DiDio, Co-Publisher della DC Comics, da un utente che, in un lungo post, ha sostanzialmente dichiarato che rimuovere i “mutandoni” dal costume di Superman è stata una scelta anti-americana e filo-nazista, dato che tale elemento del costume era bersaglio di scherno da parte dei tedeschi prima e durante la Seconda Guerra Mondiale.

 

Superman - mutandoni 01

 

Il post è stato anche accompagnato da questo collage fanmade, che rimarca la suddetta associazione.

 

Superman - mutandoni 02

 

In difesa di DiDio e della DC Comics è intervenuto J. Michael Straczynski, celebre e apprezzato scrittore, tra le altre cose, di una run su Superman, il quale, con fare ironico e scherzoso, ha rimarcato i bei vecchi tempi andati, quando Superman indossava i suoi attillati “mutandoni”, non volava – limitandosi a compiere grandi salti – e viveva avventure colorate quanto bizzarre.

Un modo simpatico e intelligente per gettare acqua sul fuoco.

 

Superman - mutandoni 03

 

 

Fonte: Bleeding Cool