Sin dall’alba del reboot editoriale de I Nuovi 52, datato 2011, la DC Comics ha deciso di rimuovere quel particolare e riconoscibilissimo elemento del costume dell’Uomo d’Acciaio, probabilmente valutato come anacronistico (e spesso bersaglio di ripetitive battute e gag), scegliendo così di ignorare la reale funzione dello stesso, cioè quella di “spezzare” cromaticamente la parte superiore e inferiore della divisa, di colore blu.
Questa scelta, condivisibile o meno, è stata anche bersaglio di un’invettiva rivolta via social a Dan DiDio, Co-Publisher della DC Comics, da un utente che, in un lungo post, ha sostanzialmente dichiarato che rimuovere i “mutandoni” dal costume di Superman è stata una scelta anti-americana e filo-nazista, dato che tale elemento del costume era bersaglio di scherno da parte dei tedeschi prima e durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il post è stato anche accompagnato da questo collage fanmade, che rimarca la suddetta associazione.
In difesa di DiDio e della DC Comics è intervenuto J. Michael Straczynski, celebre e apprezzato scrittore, tra le altre cose, di una run su Superman, il quale, con fare ironico e scherzoso, ha rimarcato i bei vecchi tempi andati, quando Superman indossava i suoi attillati “mutandoni”, non volava – limitandosi a compiere grandi salti – e viveva avventure colorate quanto bizzarre.
Un modo simpatico e intelligente per gettare acqua sul fuoco.
Fonte: Bleeding Cool
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