Un evento molto diverso da tutti quelli recenti. Ecco la promessa di Cullen Bunn ai lettori, per quanto riguarda Monsters Unleashed, la miniserie che getta nella mischia i mostri giganti, spesso dimenticati ma protagonisti di una grande tradizione dei comics. Questa volta, nessun compromesso e nessun dubbio: i buoni da una parte e i cattivi dall’altra. Ecco cos’altro ha dichiarato in merito lo sceneggiatore, sulle pagine di Newsarama.

 

Monsters Unleashed #1, copertina di Steve McNivenVolevo proprio marcare la differenza, creare un evento vecchio stile, che i lettori possano raccogliere dagli scaffali senza sapere nulla del contesto e godersi la storia. Gli eroi da una parte e una minaccia chiara e cristallina dall’altra, in una vicenda completa ma di breve durata, che impegna pochi, frenetici giorni di crisi.

Una delle più grandi gioie di Mosters Unleashed è chiaramente vedere così tanti grandi artisti disegnare la miniserie. Steve McNiven e tutti gli altri, che verranno sui prossimi numeri ci hanno regalato la loro visione sul mondo dei mostri giganti. Ogni albo è di molte pagine e tutti hanno lavorato molto in fretta. E non so più come dirvi che il risultato è splendido, con pagine dal dinamismo e dal ritmo sorprendente.

La serie si concentra in maniera importante sui mostri, quindi non accoglie granché dell’epoca dell’etichetta Atlas, precursore della Marvel. Ci sarebbe un sacco di roba meravigliosa da cui pescare, ovviamente, e il mio cuore nostalgico vorrebbe tuffarvisi. Ma era più importante caratterizzare i mostri come una forza e una minaccia seria da integrare con l’Universo Marvel.

Nel primo numero, abbiamo svelato qualcosa sugli avi di Elsa Bloodstone e fatto capire che il suo ruolo in questa storia si preparava da millenni, forse. Lei aveva accesso alle profezie e agli oracoli che avevano previsto questo cataclisma, ma vedremo che la cacciatrice di mostri rimarrà decisamente frustrata: è lei l’esperta del settore, ma gli eroi non si comporteranno esattamente di conseguenza. Dovrà dar prova di quel che sta succedendo e questo renderà vitali le sue azioni.

Cullen Bloodstone, fratello di Elsa, non si mostrerà in questa miniserie, ma l’avevo previsto nella mia prima stesura del soggetto. Assieme a qualche altra dozzina di personaggi, abbiamo dovuto sacrificarlo. Pur con degli albi dalle dimensioni notevoli, c’era spazio solo per alcuni, altrimenti la storia sarebbe diventata troppo confusa. Ma ho altri piani per gli esclusi.

 

Dopo aver parlato dei suoi mostri preferiti, come Fing Fang Foom, Goom e Googam, Bunn ha spiegato che di questa storia si parla da un sacco di tempo in casa Marvel, intesa come l’idea di recuperare i personaggi di quell’epoca così distante del fumetto americano per riattualizzarla.

 

Il primo frutto di tutte queste discussioni, è stato Kid Kaiju, che funge nella storia, come in generale nell’Universo Marvel, come una sorta di ponte tra la contemporaneità e gli anni Cinquanta dei mostri dell’Atlas. Devo dire che i piani per il suo personaggio sono cambiati moltissimo rispetto alla sua prima apparizione. Su di lui, comunque, mi è stata data praticamente carta bianca per farlo diventare il personaggio che vedrete in questo progetto.

Inoltre, vedrete comparire all’orizzonte una nuova minaccia che ha a che fare con la distruzione di decine di modi. Avrà profondissimi legami con l’Universo Marvel e, per affrontare questo cataclisma, gli eroi dovranno fare affidamento su qualcosa di inaspettato e di nuovo. Kid Kaiju potrebbe essere la chiave per la salvezza del mondo. Una chiave da secoli parte del panorama.

 

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Fonte: Newsarama