In un altro esempio degli ormai numerosi “echi” che l’Universo Marvel televisivo e quello fumettistico si inviano a vicenda, giunge in queste ore l’annuncio di una nuova serie regolare dedicata ai Defenders, gli storici Difensori nelle cui fila militarono, nei ruggenti anni 70, personaggi come Hulk e il Dottor Strange.

La formazione della versione odierna del team, tuttavia, è più vicina a quella dell’omonima serie televisiva destinata agli schermi di Netflix: Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist, tutti reduci a loro volta da un serial personale. I nuovi Difensori si conquistano un team creativo di serie A, assicurandosi Brian Michael Bendis ai testi e David Marquez alle tavole, vale a dire il team creativo di Civil War II.

Bendis e l’Executive Editor della MarvelTom Brevoort, presentano la nuova serie con queste parole dalle pagine dell’Hollywood Reporter:

 

the-defenders-1-copertina-di-david-marquezBrian M. Bendis – Ritroveremo Jessica Jones, che tornerà ad affacciarsi alla sua finestra che dà sul mondo della strada, e potrò tornare a lavorare su Daredevil, facendo qualcosa di molto diverso da ciò che feci assieme ad Alex Maleev. In più avremo anche Luke e Danny, personaggi con cui ho una grande affinità. Ho passato diversi anni a essere preso in giro perché mi piaceva Luke Cage. Ora che Luke Cage è un nome celebre, me ne sto qui seduto a ridere e a ridere.

Tom Brevoort – Molti fan diranno: “Oh, c’è una serie televisiva, quindi vedrai che ne faranno anche un fumetto, ma stavolta potremo far notare che il fumetto esiste già. I semi sono già stati piantati nelle ultime due pagine dei New Avengers di Brian! Ovviamente, il fatto che sia in arrivo una nuova straordinaria serie di Netflix ci offre la scusa perfetta per far partire la storia di cui avevamo piantato i semi.

Bendis – Volevo raccontare una storia vasta, dal respiro epico, nello stile de Il Padrino, nel mondo di strada dell’Universo Marvel e creare un racconto criminale moderno e complesso, diverso da tutto ciò che è stato fatto fino ad ora, sviluppando quanto è accaduto a questi personaggi, sia come individui che come squadra, e mettendoli di fronte alla più dura battaglia di strada che chiunque possa immaginare.

Amo lavorare sulle serie regolari, perché amo ciò che accade nel secondo anno di una serie. Ci sono molti lettori e artisti che lavorano in stile mordi e fuggi, e li capisco, ma credo che la vera sostanza emerga quando ti impegni in una serie nei tempi lunghi. Se annunci “Rimarrò su questa serie per sei numeri” in pratica te ne stai già andando. Se affermi “Intendo restare”, ti impegni a lavorare su una serie a un livello che per il lettore è importante.

 

 

Fonte: Hollywood Reporter