Con l’avvicinarsi della conclusione di Justice League vs. Suicide Squad, negli Stati Uniti è già tempo di concentrarsi sull’esordio della nuova serie DC Comics intitolata Justice League of America, scritta da Steve Orlando, illustrata da Ivan Reis e inserita nella “Fase 2” del rilancio Rinascita, assieme a Batwoman e Super Sons.

Prima dell’esordio vero e proprio di JLA, inoltre, la casa editrice pubblicherà degli speciali prologhi targati Rebirth dedicati ad alcuni personaggi del nuovo team, come Atom, Vixen, il Raggio e Killer Frost. In questo senso, vi ricordiamo che nella squadra ci saranno anche Batman, Black Canary e Lobo.

Proprio Orlando ha concesso un’intervista in due parti a Comicosity, nella quale si è dilungato sui personaggi meno noti, partendo da come sono stati scelti i membri della nuova squadra.

 

Justice League of America #2, copertina di Ivan ReisSi tratta di una combinazione di fattori. Ho iniziato a leggere i fumetti della JLA subito dopo il lancio della classica squadra dei sette pesi massimi di Grant Morrison e Howard Porter, nel bel mezzo di Rock of Ages, quando, a dire il vero, il team divenne di ben quattordici membri. La squadra per me deve sempre essere composta da icone, ma allo stesso tempo anche da individui che meritano di divenire icone, cioè quelli che dovrebbero stare su un palcoscenico più importante. In quel caso, personaggi come Acciaio, Aztec e Zauriel potevano crescere e imparare dagli altri componenti del team. Anche se parliamo di una singola squadra, l’ho sempre interpretata in termini generazionali.

Per Justice League of America ho voluto cercare il giusto equilibrio tra i personaggi. Abbiamo qualcuno come Batman che nell’Universo DC tutti conoscono. E poi abbiamo personaggi che credo siano altrettanto forti, come Vixen e Black Canary, le quali hanno molta storia e continuity pregressa.

E poi abbiamo personaggi che possono imparare da queste relazioni, come il Raggio, che è una sorta di esordiente. C’è poi chi è in giro da tempo, come Ryan Choi, che da un po’ non è Atom, ma che presto tornerà a esserlo.

Infine, mettere assieme la JLA significa anche trovare personaggi che possano rendere migliori altri, migliori di quanto già non siano da soli. E questo vale un po’ per tutti. Nessun personaggio della JLA è perfetto, e questo è un aspetto importante che scaturisce direttamente dagli eventi di Justice League vs. Suicide Squad, dove persino Batman ha capito che ci sono certe cose che non può fare da solo. Il suo metodo è grandioso, ma non è l’unico possibile. Se bisogna crescere come gruppo – tema principale di JLA, come sostengo dal principio – i personaggi devono fare squadra per fare più di quanto Batman possa fare da solo. Questo è il motivo per cui la JLA è qui.

 

Il discorso si è poi focalizzato sul personaggio di Ryan Choi, che tornerà a essere Atom.

 

Justice League of America: The Atom #1, copertina di Ivan ReisRyan ha un’idea molto chiara di sé, ma allo stesso tempo ci sono parecchie cose nella sua vita che non riesce a controllare. All’inizio della storia cercherà di far risolvere i suoi problemi ad altri, ma poi capirà che deve farcela da solo. E l’unico modo per farlo è tornare a essere Atom.

Saprà fare da sé, ma imparerà anche a lavorare con la squadra. Un aspetto importante della serie è il rispetto che c’è tra lui e Ray Palmer. È qualcosa di intrinseco alla storia, e questo rapporto insegnante/studente è molto simile a quello che ho sperimentato io stesso con i miei professori al college.

Si tratta di farlo evolvere in mutuo rispetto, e quel tipo di emozione è come un microcosmo che ne attesta la maturità come individuo. Inizi come studente e poi diventi un adulto rispettato. Le persone non devono sentirsi trattate con superiorità. Quello che spero sia evidente nel corso della serie è che Atom non parla solo di folli avventure, ma anche di crescere e imparare.

 

In conclusione della prima parte dell’intervista, Orlando ha parlato di Vixen e delle origini di questo personaggio.

 

Justice League of America: Vixen #1, copertina di Ivan ReisPer quanto concerne Rinascita, non stiamo riscrivendo quello che è accaduto in passato. Vixen è sicuramente apparsa in Justice League International, o almeno è così nella mia testa. Tutto ciò che ha vissuto è effettivamente accaduto.

Si tratta di metterla nella posizione ideale per evidenziare il suo essere qualcuno che lotta. Merita rispetto, e combatte per averlo quotidianamente. Qualsiasi tipo di minoranza o gruppo sottostimato lotta in modo differente da coloro che fanno parte delle maggioranze. Devi essere due volte più bravo, forse. Penso che sia qualcosa che avvertiamo per Vixen e per la sua lotta. In un certo senso, affronta le stesse cose di personaggi come Colin Kapernick o Beyonce. “Non puoi essere semplicemente un giocatore di football o una cantante?” Be’, no. Devi fare di più. Abbiamo tutti delle opinioni, e possiamo fare di meglio. Vogliamo aiutare le persone attorno a noi e usare al meglio le nostre abilità.

C’è molto che bolle in pentola per Vixen. Nell’Universo DC, è una delle icone culturali più in vista, e sono sicuro che siano in tanti a volerla vedere impegnata in questi ruoli, più che come supereroina. Ma questo è importante e veritiero anche per lei stessa. Spero che questo arrivi al lettore, il fatto che, nonostante tutto ciò che ha affrontato e per cui ha lottato – e io ho un immenso rispetto per questo personaggio – sia più fortunata di tanti altri. Lei significa molto per tante persone nell’Universo DC, ma, cosa più importante, si tratta di qualcosa che ha bisogno di fare, anche se è rischioso. Anche se in tanti non lo capiscono, è qualcosa che deve fare per se stessa.

Credo sia qualcosa per cui tutti possano provare empatia. Sto pensando al film Creed: Adonis aveva tutto ancora prima di iniziare a praticare la boxe. Sarebbe stato facile per lui restare nel suo ufficio, con il suo lavoro ben pagato. Ma aveva bisogno di combattere, ed era una cosa che sapeva essere presente dentro di lui, anche se nessuno lo capiva. Provo tutto questo per Mari: ha bisogno di combattere, e non può ignorarlo.

Sarà il cuore pulsante di gran parte di ciò che JLA racconterà. Quando hai questi immensi poteri e sei connessa con il Rosso non hai scelta, se non quella di realizzare che ci siamo dentro tutti. Nella sua testa, quindi, non esiste niente del tipo “è il problema di qualcun altro”, perché facciamo tutti parte di una comunità più grande. Dobbiamo combattere tutti assieme. Non per gli altri, ma con gli altri. In questo senso, Vixen è uno dei personaggi più importanti di Justice League of America.

 

Restate sintonizzati, vi proporremo presto la seconda parte dell’intervista.

 

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Fonte: Comicosity