Jonathan volo. 16Nella giornata di ieri ha avuto luogo da votazione che ha decretato il vincitore del Grand Prix d’Angoulême 2017: Cosey. L’autore svizzero la spunta dunque sui diretti concorrenti Manu Larcenet e Chris Ware, succedendo a Hermann. Sarà lui a presiedere la giuria del prossimo Festival International de la Bande Dessinée ospitato nella cittadina della Poitou-Charentes e a firmare la locandina della sua 45° edizione.

Bernard Cosendai nasce a Losanna il 14 giugno 1950. Approda al mondo del fumetto a vent’anni dopo aver lavorato come grafico pubblicitario entrando nello studio del connazionale Derib, autore di personaggi di fama mondiale come YakariBuddy Longway.

Collabora con alcuni quotidiani elvetici e belgi, ma la sua carriera decolla nel 1975, quando viene chiamato dalla prestigiosa rivista Tintin, dove, tra le altre cose, dà vita al suo personaggio più conosciuto: Jonathan (Fauve d’Or nel 1982). Il giovane e avventuroso viaggiatore svizzero è in sostanza il suo alter ego, la trasposizione a fumetti di se stesso.

Une mystérieuse mélodieLe sue avventure arrivano regolarmente sugli scaffali in volumi che coniugano sapientemente realtà e finzione, supportate da una solida documentazione e ispirate dall’esperienze del suo creatore. Jonathan vola così sulle vette innevate dell’Himalaya, sostiene la causa tibetana, ascolta e dà voce alle genti e ai luoghi di quelle regioni incantate dell’Asia Meridionale. Nel 2013 è uscito il 16° capitolo della serie, Celle qui fut, targato Le Lombard.

Portano il suo nome anche diversi titoli raccolti nella prestigiosa collana antologica a fumetti Aire Libre della Dupuis, come Joyeux Noël, May! (1995), Zeke raconte des histoires (1999), Le Voyage en Italie (2001), Saigon – Hanoï (2001), Une Maison de Frank L. Wright (2003), Le Bouddha d’Azur (2011) e Orchidea (2011).

Nel 2016 gli viene affidato da Glénat (che detiene la licenza di realizzare storie inedite di Topolino) una volume dedicato a Mickey Mouse; questo avviene con l’opera Una misteriosa melodia, uscita in Francia lo scorso marzo e da poche settimane in Italia. Ecco come l’artista ha reagito al riconoscimento:

 

 

Sono senza alcun dubbio estremamente felice di ricevere il Grand Prix del Festival d’Angoulême. È una bella sorpresa, anche se il mio nome aveva già fatto parte della selezione finale gli anni precedenti.

Insieme all’affermazione di Hermann del 2016, è chiaramente un riconoscimento che va a tutta una parte importante delle bande dessinée.

Il fatto che gli autori stessi me lo abbiamo assegnato mi onora ancora di più, ma il valore di questo premio sarebbe stato ugualmente importante ai miei occhi se fosse giunto nelle vecchie edizioni del Grand Prix. Credo infatti che ogni autore di fumetti non possa che sentirsi gratificato da tale riconoscimento. Questa data resterà dunque un giorno indimenticabile per me.

 

 

Fonti: Bodoi | ActuaBD