Fedele all’opera barksiana e desideroso di non saltare nemmeno un riferimento, tra quelli che l’Uomo dei Paperi ha messo in bocca a Zio Paperone, Don Rosa fa slittare il tanto atteso Klondike di un ulteriore episodio della sua Saga.

Basandosi, come per il sesto capitolo, su un’affermazione fatta dal miliardario in Zio Paperone e la corsa all’oro, del 1964, l’autore catapulta il protagonista in Australia, in questo settimo capitolo, Il leggendario Papero del deserto d’Australia (Dreamtime Duck of the Never Never), del 1993.

Nel Nuovissimo Mondo, troviamo un Paperone tendenzialmente più duro, segno che, ormai, le esperienze e i brutti incontri stanno cominciando a segnarlo. Non tanto, però, da farlo venir meno ai suoi principi di onestà. Non sarebbe difficile, infatti, per il cercatore, impadronirsi di un opale, sacro alla tribù di aborigeni di cui incontra uno sciamano; ma, come dice a se stesso, è inutile essere zeppo di dollari, se non si ha stima di sé!

La sua scelta si rivela fondam...