Torna a parlare dei suoi Ultimates “alla seconda” lo sceneggiatore Al Ewing. Come già dovreste sapere, Ultimates2 rinnova il gruppo di intervento cosmico della Marvel Comics e lo lancia oltre la nostra galassia al salvataggio di una versione di Eternità che rappresenta il Multiverso e alla scoperta di quale entità colossale sia stata in grado di ridurla in catene.

 

Ultimates2 #1, copertina di Travel Foreman

Il mistero sull’identità del Carceriere Cosmico che ha potuto compiere una tale impresa è centrale nella nuova serie. Chi, nel cosmo Marvel, potrebbe mai avere un potere sufficiente? Avendo da poco trasformato Galactus in un portatore di vita, invece che di distruzione, avevo il desiderio di dargli una missione più importante della creazione di nuovi pianeti vitali, ed ecco il risultato. Ogni singolo numero di Ultimates2 affronterà, passo dopo passo, il percorso che ci poterà alla scoperta.

Devo ringraziare il mio collega Travel Foreman. Ormai siamo a uno stadio della nostra collaborazione tale per cui possiamo lavorare sui particolari, integrare lo stile di scrittura e quello artistico in maniera importante. Per questo spero di potergli presto consegnare delle sceneggiature che gli permettano di mettere su pagina tutto il suo talento. Un po’ più psichedeliche, un po’ più potenti del passato. I suoi personaggi sono sempre meravigliosi e la prospettiva che sceglie mai banale.

Uno dei problemi aggiuntivi che il gruppo troverà sul proprio cammino sono i Troubleshooters, nuova iterazione dei personaggi del New Universe. Si tratta di versioni diverse, provenienti da angoli del Multiverso ancora ignoti. Jim Tensen, ad esempio, non è quello che conosciamo e, per certi versi, si rivelerà esattamente l’opposto del personaggio già visto in passato.

Vogt è più simile al Philip L. Voight che conosciamo, rispetto al Philip Nolan Voight del New Universe. Si tratta di un umano che cerca di venire a patti con un mondo di superumani. Piccola differenza, non mi risulta che abbia mai sparato a un bambino, il che lo rende meno malvagio delle sue versioni passate. Ma per me non è altro che un uomo normale, mediamente onesto, che si è reso uno strumento dello stato. Lui e i suoi uomini fanno quel che la NSA dice. A volte è cosa buona, a volte no.

In questo caso, sono in rotta di collisione con gli Ultimates e i loro ordini sono di controllare che non agiscano in maniera troppo indipendente ed autonoma. Qualcuno, negli Stati Uniti, pensa che potrebbero rappresentare un problema notevole. Quando il grande schema delle cose sarà chiaro anche a loro, dovranno decidere se essere eroi o antagonisti.

 

Riguardo Galactus, Ewing ha parlato di quanto sia strano e divertente mettere un personaggio enigmatico e inconoscibile come lui a contatto con esseri umani, ancorché di enorme potere. Più di un coordinatore del gruppo, idea troppo umana per lui, è un architetto del percorso del team. Lui e gli Ultimates combattono la stessa battaglia, ma su livelli di esistenza diversi.

 

Due sono i piani che sto cercando di tenere insieme in questa serie: umano e cosmico. Da un lato il mistero di Eternità, dall’altro i problemi terreni delle indagini di Vogt e del rapporto tesissimo tra T’Challa e Capitan Marvel, mentre Adam cerca il modo di combattere fantasmi spaziali e Galactus finisce a processo davanti al Tribunale Vivente. Concetti astratti a fianco di altri del tutto terreni. Abbiamo di tutto.

Se ho dei piani per collegare le serie a cui sto lavorando? Avete già visto intrecciarsi alcune fila tra Ultimates e New Avengers. Tra Ultimates2 e U.S.Avengers, direi che potete aspettarvi che questi intrecci siano destinati a crescere. Ho dei piani per il Creatore, in questo senso.

 

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Fonte: Comic Book Resources