Queste le coordinate dell’evento: la misteriosa corporazione New U ha perfezionato un siero apparentemente in grado di restituire la vita ai defunti, e la capillare diffusione segreta di questa sostanza finisce per coinvolgere Peter Parker, che indagando sulla corporazione scopre che a capo delle sue manovre si nasconde uno dei suoi nemici più antichi, lo Sciacallo, che ha riportato in vita non solo numerosi suoi vecchi avversari, ma anche Gwen e George Stacy.
Ma nel numero #3 della miniserie il fronte si capovolge di nuovo, con ulteriori colpi di scena. Facciamo il punto della situazione esplorando le ultimissime rivelazioni di Clone Conspiracy.
Il vero volto dello Sciacallo
Quello che inizialmente non sembrava nemmeno porsi come un mistero, si rivela essere il colpo di scena principe della vicenda: dietro la maschera egiziana dello sciacallo non si celano le fattezze del professor Miles Warren, bensì quelle di… Ben Reilly! Il famigerato protagonista della seconda Saga del Clone, che avevamo lasciato letteralmente ridotto in polvere alla fine di quel ciclo di storie, fa uno spettacolare ritorno in scena. Com’è ovvio, molti sono gli interrogativi che aleggiano sulla sua ricomparsa. Come ha fatto a tornare in vita dopo una dipartita che sembrava definitiva perfino per i poliedrici standard dell’Universo Marvel? È veramente lui la mente dietro la New U e la Cospirazione dei Cloni, oppure c’è qualcuno ancora più in alto di lui a muovere le fila?
L’estensione della cospirazione
Non è certo la prima volta che Peter deve vedersela con dei cloni, ma stavolta l’accento è posto appunto sulla parola Conspiracy. Le trame dello Sciacallo non si limitano al ristretto mondo degli amici e dei conoscenti di Peter Parker, ma hanno irretito – con il famigerato siero – civili nell’ordine di centinaia, forse di migliaia. Quanto è estesa la cospirazione ordita dalla New U e quali conseguenze può avere una vanificazione degli effetti della morte su larga scala?
Le ripercussioni sull’Universo Marvel
Se il siero dello Sciacallo è diffuso e disponibile su scala più ampia di quanto si pensi, possibile che questo offra la chiave per riportare in scena personaggi ritenuti scomparsi in modo irrecuperabile in precedenza? Spesso le vicende di Spider-Man non hanno influenza sul resto dell’Universo Marvel su scala cosmica, ma le opzioni offerte dal siero dello Sciacallo potrebbero diventare uno stratagemma narrativo destinato a ripercuotersi anche su testate e scenari molto lontani da quelli ragneschi. Del resto sono molti i defunti “eccellenti” in attesa di un ritorno, da Wolverine a Ciclope, dal professor Xavier a Hulk…
La resurrezione Impossibile
A Dan Slott piace giocare con i “mostri sacri” dell’Universo Marvel, si sa. E se c’è una cosa che in oltre cinquant’anni di storie ha resistito a tutti I tentativi di riscrittura, correzione di rotta e rilanci è stata “la” morte, quella che ha dato origine al mito stesso di Spider-Man: Zio Ben. Ed è proprio con l’offerta “blasfema” per eccellenza che si chiude il terzo numero di Clone Conspiracy: quella fatta da Ben Reilly in veste di alleato anziché di nemico a uno sconvolto Peter Parker di usare il siero della New U per restituire la vita allo scomparso Ben Parker.
Fuoco di paglia? Specchietto per le allodole? O la Marvel è veramente in procinto di riscrivere la storia della sua morte più eccellente? La risposta nei prossimi numeri della saga.
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Fonte: CBR
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