Che effetto fa a un grande sceneggiatore di fumetti vedere le sue creature sul grande e piccolo schermo, il suo lavoro omaggiato e citato dal cinema? Ne parla Brian Michael Bendis, che vede Spider-Man: Homecoming rubare parecchio dal suo lavoro sul personaggio e Netflix restituire al grandissimo pubblico una Jessica Jones di enorme successo.

Nell’intervista a Comicbook.com, Bendis ha aperto però su Miles Morales.

 

Spider-Man #12, anteprima 04Passare dall’Universo Ultimate a Terra Prime è stato importante per Miles Morales. Per chi non se lo ricordasse, avevo abbandonato il personaggio, convinto che il mio ciclo potesse considerarsi terminato. Poi, quando fui informato dei piani di Dan Slott per Peter Parker, capii che sarebbe mancata una figura tradizionale di Uomo Ragno di quartiere.

Avrei avuto modo di continuare a raccontare la storia di un adolescente che deve tenere in equilibrio la sua vita e incredibili responsabilità, quindi mi sono rimangiato le dimissioni, perché ho capito di avere di fronte nuove praterie vergini da raccontare. Le emozioni complesse dell’adolescenza di un ragazzo erano una realtà che mi interessava esplorare e sono felice di essere rimasto sulla serie, perché non mi sono mai divertito tanto con Miles come adesso.

Ci sono un sacco di personaggi ragneschi in giro, in questo periodo, ma credo che lui sia speciale in quanto… be’… è Spider-Man. Non fraintendete, ce ne sono altri in giro, ma penso che Miles sia quello che più di tutti esprime le proprie emozioni. Ne ha passate parecchie più di quante dovrebbe un ragazzo della sua età e ha una gran paura di cedere moralmente, di passare il segno, cosa che sarebbe molto facile nella sua situazione. Non una sfida da poco, per un adolescente, avere tutto quel potere e non dare di matto.

Credo che sia una questione che si pone a molti nella vita di tutti i giorni. Quotidianamente, vediamo che persone disoneste la passano liscia. Pensate a che dilemma può essere, per un adolescente di buon cuore, decidere come affrontare questa ingiustizia! Miles si trova di fronte al momento della disillusione, alla conferma che legge e diritto non sempre funzionano come credeva da più giovane.

In più, c’è Spider-Gwen all’orizzonte. Abbiamo spezzato il cuore di tanti che speravano in una storia con Ms. Marvel, credo. Le diverse copertine che alludono a una possibile relazione con Gwen sono state realizzate consapevolmente, ovviamente. Non conoscevo Jason Latour, scrittore di Spider-Gwen, ma appena Nick Lowe ci ha proposto di fare un crossover, sono stato entusiasta. Siamo consapevoli delle differenze tra i due personaggi e della distanza interdimensionale tra i due, ma ci butteremo a capofitto in questo esperimento, divertendoci un mondo. Dopo i drammi di Civil War II, è un buon modo per prendere fiato.

 

Bendis è stato stimolato a riconoscere somiglianze tra la sua serie Ultimate Spider-Man, che anni fa rivoluzionò e aggiornò le storie di Peter Parker adolescente, e Spider-Man: Homecoming, il prossimo film dedicato al personaggio, in uscita nel 2017. Dopo aver ringraziato scrittori e registi per la citazione, già vista nel trailer della scena in cui Peter affronta i rapinatori con le maschere da Vendicatori, Bendis ha detto di essere davvero emozionato per il fatto che il film sia ispirato a molto del suo lavoro su Spider-Man.

 

Jessica Jones #1, variant cover di Alex Maleev

Jessica Jones #1, variant cover di Alex Maleev

Davvero, non so dirvi che razza di sensazione sia. Ci sono tante cose che ho amato scrivere, riguardo a Spider-Man e credo che Homecoming abbia soprattutto il tono che io ho tentato di dare alle sue storie, da sceneggiatore. Non ho ancora visto il film, ma basandomi sul trailer e su quel che so della sceneggiatura, credo proprio che la visione di una storia di Spider-Man che c’è qui dentro somigli molto alla mia.

La sensazione è surreale, non ve lo nascondo. Quando ho visto per la prima volta Maria Hill comparire in Avengers, ero incredulo. Persino Yo-Yo Rodriguez, creata da me e Alex Maleev, con la sua apparizione su Agents of S.H.I.E.L.D., mi ha emozionato. Sapere che il mio lavoro viene riconosciuto in questo modo non mi lascia mai indifferente e sono davvero felice di vederlo succedere mentre sono ancora nel pieno della mia carriera di sceneggiatore. La generazione precedente alla nostra ha dovuto aspettare un sacco di tempo, perché accadesse. Noi siamo dei privilegiati.

Jessica Jones, intesa come serie Netflix, è stata una delle esperienze più incredibili della mia vita. Hanno adattato il personaggio in modo così adorabile e di successo che non so come ringraziare. La quantità di persone che ha riscoperto il personaggio e si è interessata alle storie originali è enorme. Il mese scorso, Jessica è stata citata in una serie di classifiche sui migliori personaggi della TV di sempre. Io sono pazzo di gioia e terribilmente grato a Melissa Rosenberg, showrunner della serie TV, e all’attrice, Krysten Ritter. Tutto questo mi ha fatto venir voglia di riprendere i suoi fumetti.

Credo che questo sia il momento migliore per farlo, perché non stanno uscendo nuovi episodi televisivi e per un po’ non se ne vedranno. Quindi avevamo l’occasione di regalare qualcosa di nuovo riguardo a Jessica al pubblico, ma all’interno dell’attuale status dell’Universo Marvel. Si tratta, quindi, di una Jessica molto diversa da quella di Netflix, ma fedele a se stessa. Raccoglieremo i frutti del fatto che sia diventata una tale icona pop dei nostri tempi. Chiaramente non avevamo previsto nemmeno lontanamente che potesse accadere, ma trovarla oggi in questa posizione è davvero meraviglioso.

 

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Fonte: Comicbook.com