L’uscita del primo numero della miniserie evento Justice League vs. Suicide Squad ha visto il ritorno in scena del temibile Maxwell Lord, che ha messo assieme una sua personale squadra da schierare contro la Lega della Giustizia: la Nightmare Army.

Justice League vs. Suicide Squad #1, teaser Nightmare Army

Il design di molti dei personaggi che fanno ritorno con questa storia – alcuni dopo molti anni – è stato realizzato dall’artista Jason Fabok, il quale ha parlato di ciascuno di essi a ComicBook.com.

 

Lobo: Il look del classico Lobo realizzato da Simon Bisley è perfetto così com’è, fin dalla sua creazione, quindi perché cambiarlo?

Emerald Princess: Abbiamo avuto un po’ di problemi con lei perché non volevamo che si confondesse con l’Incantatrice. Entrambe hanno uno schema cromatico simile e un outfit speculare. Abbiamo provato diversi design finché non ne abbiamo trovato uno che avesse uno stile classico, rendendo omaggio al passato, ma anche portandola verso nuovi territori.

Rustam: Jim [Lee] aveva delle idee su Rustam. Disse di pensare a qualcosa sullo stile di Assassin’s Creed da aggiungere al design originale del personaggio.

Dottor Polaris: Penso sia l’unico personaggio con cui siamo andati un po’ fuori copione. L’ho disegnato ispirandomi al suo look originale, a quello degli anni Novanta e anche a una versione apparsa in una delle puntate della serie animata Justice League Unlimited. Quindi abbiamo mischiato questi tre design dando vita a qualcosa di nuovo, poi Jim [Lee] ha avuto un’idea molto precisa per il suo elmetto. È stato davvero divertente lavorarci, abbiamo bisticciato per molti aspetti del design.

Killer Frost: L’altro personaggio del quale abbiamo realizzato un nuovo design è stata Killer Frost. Per lei io e Ivan Reis abbiamo fatto squadra. Lui aveva alcune idee, io ne avevo altre, e le abbiamo fuse assieme dando vita a un design finale del quale siamo molto contenti. Mi sono diverto molto a disegnarla.

Maxwell Lord: Credo che un personaggio come lui vada presentato con una scena come quella [alla fine del primo albo – NdR]. Avevamo un paio di momenti con cui giocarci nel numero #1. Nella sequenza iniziale, disegnarlo senza mostrare chi fosse è stata una bella sfida. Il punto era: come rivelare dove si trova giocando con le inquadrature senza svelare la sua identità, così da salvare la rivelazione a tutto pagina del finale?

Sono sicuro che i lettori che ancora non sapevano della sua presenza o cosa sarebbe successo, magari alcuni dei fan veterani della DC, vedendo la doppia splash con tutti quei villain e subito dopo quell’ultima pagina, abbiano reagito in modo euforico ed entusiasta, specie quelli che non leggevano fumetti DC da anni.

A volte i design più semplici sono quelli più divertenti da disegnare. Non c’è bisogno di chissà che armatura brillante per rendere figo un personaggio, perché quando l’attitudine e la personalità sono potenti emergono spontaneamente a livello visivo.

Justice League vs. Suicide Squad #1, anteprima 01

 

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Fonte: Comic Book