Sana Amanat intervistata su tre delle serie Marvel NOW! che seguirà nel prossimo futuro. Tre donne di fronte a sfide importanti saranno protagoniste di Mighty Captain America, Hawkeye e Ms. Marvel, tutte testate seguite dalla giovane e dinamica editor, protagonista del rinnovamento della Casa delle Idee negli ultimi due anni e della nuova centralità delle figure femminili.

 

Sana AmanatQualche tempo fa, lavorando su Ms. Marvel e su altri progetti, come Captain Marvel e Hawkeye, mi sono resa conto che noi, alla Marvel, avevamo fatto un affare enorme ad aprirci a nuovi settori di pubblico, a portare nelle fumetterie persone che non ci avevano mai messo piede raccontando storie molto diverse tra loro e con stili differenti. Ovviamente, cavalcando l’onda dei film degli Studios, che ci danno una visibilità inaudita.

La Marvel si considera a tutti gli effetti una compagnia che agisce a livello multimediale e il nostro impegno è sempre su più livelli, per assicurarci che persone con esperienze disparate siano attratte da tutti i nostri prodotti.

L’obiettivo è creare coinvolgimento. Il mio lavoro è pensare a come i nostri prodotti possano svilupparsi sulle tante piattaforme che ci appartengono. In quale modo i singoli personaggi o le storie che raccontiamo possono rappresentare una piena esperienza Marvel?

05. Hawkeye di Kelly Thompson e Leonardo RomeroOvviamente, il mio ruolo di Direttrice dello Sviluppo dei Contenuti e dei Personaggi riguarda i fumetti, i romanzi, giochi, animazione, serie TV, addirittura eventi live, per creare qualcosa di nuovo che abbia potenziale in tutti questi media e gestire l’esistente con intelligenza.

Negli ultimi anni, abbiamo attirato grandissima attenzione grazie a una serie di contenuti dalle caratteristiche decisamente progressiste, personaggi grandiosi di cui la gente si è innamorata. I media tradizionali ci hanno dedicato moltissimo spazio e credo che ci stiano dando una mano a far capire al pubblico e ai venditori quanto potenziale ci sia in questo rinnovamento, in questa sfida.

Secondo me, siamo esattamente nel mezzo di un’esplosione di nuove proposte, di nuovi prodotti. Abbiamo appena annunciato una serie TV sugli Inumani che sarà davvero entusiasmante, ma che è anche un’impresa non da poco, perché dovremo, contemporaneamente, produrre del materiale che supporti questa uscita in maniera corretta.

Le cose, alla Marvel, si muovono a velocità incredibile, ma fortunatamente abbiamo grandi partner che ci consentono di fare grandi cose.

 

La Amanat ha quindi parlato dello scenario dell’Universo Marvel dopo gli eventi di Civil War II, che ha messo alla prova in maniera traumatica e importante diversi personaggi da lei seguiti personalmente come editor.

 

Ms. Marvel è un grande esempio di come molti abbiano dovuto misurarsi con i propri modelli e con i propri dubbi. A lungo, si è paragonata a Capitan Marvel, prendendola come modello a prescindere. La stessa cosa è successa a Kate Bishop con Clint Barton, l’Occhio di Falco originale. Ora, entrambe le nostre giovani eroine devono contare solo su se stesse, pur avendo ancora un legame con i rispettivi mentori.

Sarà interessante esplorare le loro individualità in un contesto così diverso, nei prossimi mesi, vederle ridefinire la propria identità, capire per che cosa stanno lottando e chi siano, come supereroi e come persone. Molti lettori potrebbero essere arrabbiati per il fatto che abbiamo spezzato, in qualche modo, il forte legame tra Kamala e Carol, ad esempio, ma credo che il viaggio di ritorno che tornerà ad avvicinarle possa essere altrettanto affascinante.

 

La Amanat ha quindi parlato delle differenze fra il nuovo ciclo di storie di Capitan Marvel e quelli precedenti, affermando che Carol è una donna che ha sempre voluto essere la migliore in tutto. In passato, non sempre le è stato concesso lo spazio per esserlo davvero. Anche il suo ruolo durante Civil War II è stato male interpretato, giudicato troppo duramente. Un uomo, nella stessa posizione, avrebbe subito altrettante critiche?

 

08. Mighty Captain Marvel di Margaret Stohl e Ramon RosanasIn questa nuova fase, seguiremo Carol, come donna e come eroina, sviluppare ed esprimere davvero tutto quanto il suo potenziale e vedremo la gente abbracciare questa sua nuova dimensione.

In The Mighty Captain Marvel, la vedremo diventare l’eroe migliore del mondo per l’opinione pubblica e la osserveremo affrontare i problemi che si presentano quando, all’improvviso, ottieni quel che hai sempre voluto.

Sarà una serie che guarda sia al pianeta Terra che al cosmo della Marvel, poiché Carol ha una doppia natura, Kree e umana, e appartiene a entrambi i mondi. La vedremo affrontare questioni assolutamente mondane, come la fama e l’esposizione ai media, ma anche stringere legami nuovi con personaggi che vengono dalle stelle e fare i conti con una minaccia ancora misteriosa.

 

Ms. Marvel è protagonista di altrettanti cambiamenti. Non ha più Carol a darle una direzione precisa, altre persone importanti della sua vita non le sono più accanto, tra cui Bruno, su cui ha fatto grande affidamento. Ora deve scoprire se può farcela da sola e, allo stesso tempo, capire che avere bisogno di aiuto non significa esserne dipendenti.

 

Ms. Marvel #13, copertina di Joelle JonesIntrodurremo diversi nuovi personaggi, forse un nuovo oggetto di attenzioni romantiche, e ci sarà più attenzione sulle sue relazioni con altre ragazze. I piani prevedono anche una nuova nemesi a Jersey City, che probabilmente si manifesterà a metà del prossimo arco narrativo.

Kamala è chiaramente diventata in fretta un’icona per i ragazzi americani musulmani. Come personaggio ci ricorda che nonostante il modo in cui viene percepito il gruppo di cui facciamo parte – etnico, culturale o religioso che sia – non dobbiamo permettere al pregiudizio di limitare il nostro potenziale. Non importa quanto duramente le persone cerchino di colpirci: dobbiamo ricordare che è un problema di incomprensione e paura, sopra ogni altra cosa.

Ms. Marvel è la bandiera di chi sa di non essere definito soltanto dalla propria appartenenza ereditaria, dal proprio aspetto, dal proprio genere. Il mio desiderio è che più persone possibile la conoscano e se ne innamorino, perché l’identità di questa ragazza ci ricorda ogni giorno cosa significhi essere Americani, quali sono i valori fondanti della nostra nazione.

 

Kate Bishop, Hawkeye, è invece lungo un percorso di reinvenzione di se stessa. Ha perso i punti fermi della sua vita e ora deve ritrovarli, in California, dove può stare lontana da tutti quanti e ricostruirsi. Intelligente, affascinante, provocatrice e assieme ottimista, è una ragazza che cerca di fare del bene e di farsi degli amici. Ha la maturità per essere un Vendicatore, ma non prende mai nulla troppo seriamente.

 

Nonostante Clint Barton sia sotto accusa per quel che è accaduto durante Civil War II, credo che lei lo veda ancora come un adorato fratello maggiore e sia sempre orgogliosa di portare il nome di Occhio di Falco. Semplicemente, vuole riempirlo nuovamente della fiducia delle persone, ripulirlo dalle accuse a Clint.

Ci sarà un nemico tutto nuovo ad attenderla, che sottende un mistero da svelare. Credo che sia un personaggio davvero notevole, quindi non voglio dire molto. Ci saranno apparizioni della sua amica America Chavez e della collega investigatrice Jessica Jones, oltre a diversi volti noti che dobbiamo ancora stabilire.

 

 

Fonte: Comicbook.com