Squirrel Girl compie venticinque anni. Certo, non sarà l’anniversario più sentito del mondo dei comics, dato che la giovane Ragazza Scoiattolo è un amatissimo personaggio solo da un paio, ma ogni scusa è buona per festeggiare e, per Marvel.com, per intervistare l’autore della sua serie, Ryan North.

 

Unbeatable Squirrel Girl #16, copertina di Erica HendersonTrovo affascinante che Squirrel Girl viva in un mondo ricco di rancori, contrasti, conflitti senza esserne afflitta. Doreen è grata di possedere i suoi poteri, entusiasta di aiutare la gente e si diverte un mondo nelle sue avventure, con ottimismo. Questa sua caratteristica, secondo me, è alla base del suo successo e la rende meravigliosa da scrivere.

Un’altra grande soddisfazione, per me, è potermi divertire nell’immenso parco giochi dell’Universo Marvel, guardandolo attraverso le lenti di Squirrel Girl. Osservare gente come Spider-Man con i suoi occhi ha perfettamente senso e il modo in cui lei li guarda è interessantissimo.

Ci sono un sacco di personaggi che ancora non ho avuto l’occasione di far comparire e che non vedo l’ora di avere per le mani, qualora la storia che racconto lo giustificasse. Altrimenti, preferisco evitare. L’effetto sarebbe quello di Doreen che va a un sacco di appuntamenti al buio con gente a caso. In effetti, è il modo in cui ha incontrato la Torcia Umana.

Un aspetto che mi ha divertito moltissimo agli esordi della serie, è stato capire come un personaggio con la forza proporzionale di uno scoiattolo, in grado di parlare ai roditori del bosco, potesse affrontare gente come Destino e Galactus. Mi ci è voluto un po’ e non è stato facile. Ho creato interi diagrammi di flusso per rispondere alla domanda in modo convincente.

 

Probabilmente sono tornati molto utili in sede di scrittura di Unbeatable Squirrel Girl #11, un numero che secondo North potrebbe avere come sottotitolo la frase “Doreen Green è così in gamba che potrebbe battere supereroi nel sonno”. Una storia raccontata tramite algoritmi matematici, utilizzati dai computer per prevedere il risultato degli scontri di Squirrel Girl. Un’applicazione fantasiosa degli studi di informatica di North.

 

Una delle gioie del mio lavoro sulla serie è ovviamente poter lavorare con Erica Henderson. Ai tempi del primo numero, quando ancora stavo cercando di capire che fare del personaggio, a un certo punto mi arrivarono i suoi studi e schizzi. Squirrel Girl, in quei disegni, era così piena di personalità che fu allora che mi fu chiaro che genere di protagonista avrei scritto.

Adoro la collaborazione e il processo di lavoro che abbiamo trovato tra noi e con il nostro editor, Wil Moss. Leggere i suoi commenti alle nostre idee o al nostro lavoro assomiglia spesso al ricevere un commento da un bravo insegnante. Quando editor, autore e disegnatore lavorano assieme in questo modo, il risultato è qualcosa che va oltre la somma delle parti, oltre qualunque cosa si possa creare da soli.

 

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Fonte: Marvel