Un’intervista necessariamente colma di SPOILER quella che vi proponiamo in questo articolo. Mark Waid commenta l’uscita di Champions #2, fresco di stampa negli Stati Uniti. Qui, ripuliamo delle anticipazioni più forti le sue dichiarazioni sugli eventi della serie Marvel NOW! che racconta le gesta degli eroi della nuova generazione, portabandiera del rinnovamento e di una nuova idea di eroismo.

 

Champions #3, variant cover di Arthur AdamsQuando non stanno salvando il mondo, i personaggi che vedete sono pur sempre dei ragazzi, con tutti i pensieri degli adolescenti. Penseranno all’amore, ad essere fighi, saranno terrorizzati dall’idea di fare brutta figura. Roba da adolescenti. Mi ricordo com’era la vita a quei tempi, come tutti, e non c’è ragione perché non sia così anche la loro. Prenderanno le cose maledettamente sul serio, ogni rivelazione, per loro, sarà una bomba, ogni minimo fallimento, il peggiore della storia. Adolescenti.

Viv e il giovane Ciclope sono i due personaggi che sono rimasti più isolati, nella loro vita prima dei Champions. Viv non ha conosciuto altro che scuola e famiglia, Ciclope gli X-Men. Se la prima trova che questa sia un’occasione entusiasmante per conoscere il mondo e, contemporaneamente, contribuire a renderlo migliore, Scott è estremamente diffidente. Sa di avere gli occhi puntati addosso, dato che il suo alter ego adulto è diventato una minaccia per il mondo, e questo è fonte di preoccupazione.

Ciclope ha addosso il peso di non poter mai deviare dal percorso più lineare, ma è comunque un giovane che si trova a passare un sacco di tempo con dei ragazzi della sua età con cui non ha avuto occasione di legare, ancora. Ora ha l’occasione di reinventare una parte di sé e lasciar brillare nuovi aspetti della sua personalità.

 

Non c’è ancora un leader, per i Champions. Il Fichissimo Hulk e Ms. Marvel, in alcuni momenti, cercheranno di fare da guida al gruppo, ma in realtà molti pensano che il ruolo debba spettare proprio a Ciclope, che ne ha certamente le qualità, come testimoniato dalla sua precedente incarnazione.

 

Il gruppo si confronterà con le ingiustizie del mondo, principalmente quelle che coinvolgono i più giovani. Tuttavia non chiameremo necessariamente le cose con il loro nome, stiamo facendo un fumetto di supereroi. Raccontare una storia sulla città di Ferguson e suo suoi problemi razziali in cui la città si chiami effettivamente Ferguson sarebbe irrispettoso. Non ci sono stati supereroi a salvare la situazione, laggiù, purtroppo. Parleremo di razzismo, di immigrazione e di molto altro, ma da una prospettiva laterale.

I Champions sono un gruppo decisamente internazionale. C’è un nero-ispanico, c’è una giovane islamica, c’è un Coreano. Amadeus è pieno di soldi, quindi i ragazzi viaggeranno per il pianeta su mezzi che fanno sembrare il Quinjet dei Vendicatori una Ford del ’48. Nel numero #4, ad esempio, si va ad Atlantide.

 

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Fonte: Comic Book Resources