L’editor Marvel Jordan White parla di Star Wars e delle serie dei Guardiani della Galassia ai microfoni di Comicbook.com. Se quella dei fumetti dedicati a Guerre Stellari è sempre la ben nota galassia lontana lontana, il gruppo di Peter Quill si appresta ad affrontare le difficoltà di essere fin troppo vicini al nostro pianeta nel ciclo narrativo intitolato Grounded.

 

Se pensate che Peter Quill sia il Guardiano che avrà vita più facile sul suo pianeta natale, vi sbagliate. Si è talmente acclimatato alla società spaziale che non si ricorda per nulla cosa significhi la vita da noi. Nella sua serie, Chip Zdarsky racconterà proprio i suoi tentativi di vivere in maniera più o meno normale sulla superficie del pianeta.

Rocket, secondo me, sarà quello più insofferente, dato che detesta con passione la Terra da tempo. Drax e Gamora non se la passeranno tanto meglio, ma non sono abituati a dare di matto tanto quanto il procione, cosa che caccerà Rocket in guai seri, nella sua serie in solitaria. Inoltre, lui potrebbe passare tranquillamente per una creatura terrestre. Non è un gigante verde e minaccioso, ma un procione, e la considerazione che i terrestri avranno di lui sarà frustrante.

Brian Bendis si concentrerà invece sul gruppo nella serie principale dei Guardiani. C’è una storia importante da raccontare sulla Cosa che torna finalmente a casa e una meravigliosa vicenda che riguarda Groot e le sue idee su quanto sta succedendo al nostro pianeta. Davvero un gioiellino.

La versione di Brian del gruppo non è radicalmente diversa da quella di Dan Abnett e Andy Lanning, ma credo, per il fatto che è stata chiaramente la base di partenza da cui il film ha preso spunto, che sia quella più impressa nell’immaginario collettivo. Il suo talento principale di scrittore sta nel modo in cui tratteggia i personaggi e per questo il gruppo interagisce sempre in maniera estremamente credibile, i rapporti fra i suoi componenti sono l’anima della storia.

Credo che un altro suo merito sia stato connettere le avventure dei Guardiani con il contesto della comunità degli eroi della Terra, grazie agli incontri con i Vendicatori e ai membri aggiuntivi che si sono alternati. Le storie di Abnett e Lanning erano bellissime, ma estremamente indipendenti dal resto, il cuore di un cosmo Marvel separato dalla Terra. Due mondi tra cui oggi c’è molta più comunicazione.

 

La fine del ciclo di Bendis è ormai prossima e non distante è anche l’uscita, nel 2017, del secondo capitolo cinematografico dedicato ai Guardiani della Galassia. White promette una storia decisamente risolutiva del lungo ciclo dell’autore, che farà giustizia alla grande visibilità dei personaggi nel prossimo futuro. La stessa che non manca mai all’universo narrativo di Star Wars.

 

Non ricordo esattamente il momento in cui decidemmo che avremmo chiuso le storie di Darth Vader. Il personaggio della Dottoressa Aphra, non appena inserito nella serie, ha fatto innamorare di sé tutti quanti, a partire da Kieron Gillen, fino ai lettori, passando per gli editor. Sapendo che a noi era piaciuta così tanto, ci siamo chiesti se non potessimo dar vita a qualche progetto che la coinvolgesse. Ed ecco nascere l’idea di una sua serie.

All’inizio, abbiamo dovuto parlare con Kieron perché non era chiarissimo se sarebbe sopravvissuta o meno alle avventure di Anakin. Se Darth Vader ti vuole morta, probabilmente lo sarai. Per fortuna lui ha pensato a un modo che trovo geniale per salvarle la vita e ha accettato di considerare l’idea di una serie. A lungo non ne abbiamo parlato proprio per non anticipare nulla su suo destino.

Non credo che ci siano molti personaggi come Aphra, in giro. Ovviamente, Han Solo ha lo stesso atteggiamento ribelle e da bandito, ma lui ha imparato a voler bene alle persone, abbracciare una causa. Aphra no, e non sembra che abbia intenzione di farlo. Rimane affascinante pur continuando ad essere egoista, egocentrica. Non devierà dal suo cammino di archeologa cattiva, se possiamo definirla così. No, non è cattiva, ma certamente non è nemmeno al servizio del bene.

 

Applausi sia per Jason Aaron che per Kieron Gillen e tutti gli artisti per aver mostrato momenti importanti ed emozionanti dei personaggi classici e, contemporaneamente, aver saputo arricchire il cast di un sacco di nuovi protagonisti originali a cui il pubblico si è affezionato. Tutti, dietro le quinte, trattengono il fiato in attesa che le nuove creature appaiano nei film. Non si sa mai.

 

Sinora, i nostri fumetti si sono concentrati soprattutto sul periodo che sta tra Una Nuova Speranza e L’Impero Colpisce Ancora, che è il più appetibile per noi, perché tutti gli eroi principali sono attivi. Vogliamo essere coerenti nell’ambientazione temporale per dare ai lettori la sensazione che le avventure di ogni serie si svolgano contemporaneamente, come nelle storie Marvel.

Il che non ci fermerà dal raccontare altre epoche, se ci saranno belle vicende che meritano. Abbiamo già dato con Obi-Wan and Anakin e, ovviamente, con Poe Dameron.

 

 

Fonte: Comicbook.com