Claudio Chiaverotti ha incontrato il proprio pubblico e quello di Morgan Lost nell’ultimo appuntamento targato Sergio Bonelli Editore a Lucca Comics & Games 2016, dove è stato presentato in anteprima il 14° numero mensile, intitolato Una vita perfetta, con la copertina variant di Giulio De Vita.

Il bilancio dopo un anno di vita dell’ultimo titolo proposto in edicola dalla casa editrice milanese è molto buono, ha affermato il suo autore:

 

Siamo molto contenti dell’interesse che ruota attorno a Morgan Lost. È stato molto alto all’inizio, poi pensavamo scemasse, come sarebbe stato fisiologico aspettarsi. Invece no, ancora oggi io e i miei disegnatori veniamo invitati a vari incontri, anche non specificatamente incentrati sul fumetto. Ringrazio la Bonelli per il supporto e il grande sforzo fatto nel campo del marketing e della divulgazione sui vari social e media.

 

Per quei pochi che ancora non conoscessero il personaggio, lo scrittore torinese lo ha illustrato ripercorrendo il 2016 albo per albo, soffermandosi su una delle peculiarità più accattivanti ed essenziali del soggetto, i serial killer, caratterizzati sempre in maniera eccentrica ed enfatica, una galleria di villain visti finora – certamente ispirata, aggiungiamo noi -. da capolavori come Dick Tracy di Chester Gould e Batman di Bob Kane e Bill Finger.

Chiaverotti ha ricordato i due più importanti di loro, l’uomo più potente di Heliopolis – città dove agisce il protagonista in una distopica America degli anni ’50 – ossia il Direttore Generale del Tempio della Burocrazia (massimo organo di potere esistente) e il pluriomicida Wallendream, spiegando:

 

Morgan Lost 14Il primo è un paradosso vivente dal fisico enorme: è l’uomo più influente di Heliopolis, ma estremamente vulnerabile; non possiede difese immunitarie e un semplice raffreddore potrebbe ucciderlo.

Il secondo è uno psicopatico ed esibizionista che ha un’attrazione perversa nei confronti di Pandora Stillman, la più grande studiosa di criminali di New Heliopolis, insegnante e confidente di Morgan.

[…] Il mio personaggio, cupo, tremendamente solo, anche se accerchiato da un gruppo di amici e colleghi, vuole essere l’antesignano dei profiler, del criminologo.

Nella mia ucronia Sigmund Freud ha subito la perdita della figlia Anna per colpa di un maniaco e la sua opera Studio della mente criminale è diventata la bibbia di Morgan, che lavora nel corpo speciale di cacciatori di assassini istituito dalla Polizia.

 

La testata, ha proseguito il suo creatore, alternerà sempre più episodi tipicamente thriller, oscuri e drammatici ad altri più intimi e psicologici, ma non mancherà mai l’azione e talvolta un pizzico di sovrumano. Prossimamente, ha assicurato Chiaverotti, ci sarà più attenzione per la continuity e per i suoi i comprimari in racconti incentrati su di loro.

In una storia disegnata da Valentina Romeo, per esempio, verrà approfondita la figura della bella e algida Igraine, collega di Morgan. Sarà anche l’occasione per uscire finalmente fuori dai confini della metropoli e seguire in Russia, le tracce di un micidiale e spietato killer.

Tutti presupposti per un’altra stagione elettrizzante di Morgan Lost, che – abbiamo appreso proprio a questo panel – dovrebbe proseguire oltre i fatidici 25 numeri.

 

LuccaCG16 - Morgan Lost