Wannabe. Contrazione di want to be. “Voler essere”. Che non c’è niente di male, a voler essere. Dico davvero. È lo specchio dell’ambizione, indirizzato verso il futuro. Il proprio futuro. È che c’è modo e modo.

C’è una sfumatura negativa di “wannabe”, infatti, che viene a galla quando ci si pone in maniera sbagliata, quando non si rispetta chi si ha di fronte (o dall’altro lato della tastiera), quando si dà tutto per scontato e quando ci si approccia con una maleducazione di fondo che viene da fare i complimenti a mamma e papà.

Da quando ho cominciato a muovere i primi passi nel mondo del fumetto, colleghi che già lavoravano nel settore, dall’autoproduzione a posizioni di editor per realtà ben consolidate, mi raccontavano delle assurde richieste che, quasi quotidianamente, arrivavano in chat su Facebook o per mail. Persone che propongono il proprio lavoro senza avere le capacità linguistiche o sociali necessarie per rispondere serenamente a domande come “Ce ...