Ormai, negli Stati Uniti, siamo quasi alla vigilia del debutto: il 26 ottobre fa la sua comparsa nelle fumetterie Doctor Strange and the Sorcerers Supreme che vedrà Robbie Thompson ai testi e Javier Rodriguez alle matite. L’artista, che si sta guadagnando a colpi di belle tavole la nomea di uno tra i più interessanti in circolazione, fa in realtà un ritorno al Mago Supremo, dato che colorò le pagine di Dottor Strange: Il Giuramento, storia scritta da Brian K. Vaughan per le matite di Marcos Martin.

Su Marvel.com, Rodriguez ha mostrato tavole in anteprima e rilasciato le dichiarazioni che seguono.

 

Doctor Strange and the Sorcerers Supreme #1, variant cover di Javier RodriguezHo osservato a lungo i miei predecessori, per prepararmi a questa serie, e continuo a lavorare con un sacco di materiale sulla mia scrivania: dai primi numeri di Steve Ditko a Gene Colan, passando per Dan Adkins, Roger Stern e Paul Smith. Questi due, probabilmente, sono i miei preferiti. Più recentemente, trovo che la versione del Dottore di Emma Rios sia la fine del mondo e, ovviamente, ho grande ammirazione per quella di Chris Bachalo.

Adoro creare nuovi personaggi, per la sfida che pongono a me, che devo farli apprezzare ai lettori. Quando si ha l’occasione di introdurre nuovi elementi, realizzare che funzionano bene quanto quelli noti è una delle soddisfazioni più grandi. Anche parlando dalla prospettiva di un fan.

Non credo che, visivamente, ci siano degli elementi che fanno da filo conduttore tra gli Stregoni Supremi protagonisti della storia. Più che altro, tutti hanno un certo modo di fare, dovuto al fatto che tutti sono i migliori nel trovare normale ciò che per noi è paranormale, fuori dalla norma. Tutti loro camminano tra gli eventi e gli esseri più incredibili dell’universo come se fosse una cosa quotidiana. Non un legame che vedrete, ma forse uno che percepirete.

Robbie Thompson e il nostro editor, Nick Lowe, mi hanno chiesto diverse versioni del nemico principale del primo arco narrativo: The Forgotten. Ho tentato diversi approcci a questo essere potentissimo e, alla fine, sono risultati quattro design del personaggio. Ognuno era diverso, ma cercava di ottenere lo stesso effetto: una creatura che risultasse bizzarra senza essere disgustosa e orripilante.

Lavorare con Robbie, sin qui, è un’esperienza meravigliosa. Per la prima volta da quando lavoro in Marvel, sono riuscito ad incontrare di persona il mio collega sceneggiatore, a chiacchierare e scambiare qualche impressione. Ho subito avuto la sensazione di una persona molto simile a me e, infatti, i suoi piani per la storia li adoro. Ma tutto il nostro team è incredibile: dal mio vecchio amico e braccio destro Alvaro Lopez, ai colori di Jordie Bellaire fino al mio lettering preferito, quello di Joe Caramagna.

 

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Fonte: Marvel