Quando mi sono trovato a spulciare tra i personaggi dell’enciclopedia DC in cerca di quelli giusti per la mia etichetta, il fascicolo su Cave Carson era di mezzo centimetro. Non c’era praticamente nulla su di lui. Si sapeva solo che era uno speleologo e un combattente con un occhio cibernetico. Finito. Ho pensato che fosse fighissimo e che volevo sapere di più sul suo dannato occhio. Ecco com’è nata la sua serie. Mother Panic mi ha attratto per il nome. Nient’altro. Siamo partiti da lì e tutto nasce da lì.
Oltre ai nuovi autori e disegnatori che stiamo portando tra noi, con l’intento di fare fumetto in modo nuovo e mai visto, abbiamo l’onore di accogliere anche veterani come Tom Scioli, di cui sono un fan da sempre. Lo conosco dai tempi di Godland e mi sono innamorato di lui con Transformers/G.I. Joe, che mi ha spinto a recuperare American Barbarian e altro materiale.
Abbiamo iniziato a chiacchierare sui social media e improvvisamente ho realizzato quanto desiderassi averlo tra i miei collaboratori, coinvolgerlo in qualche modo. Ci siamo messi a discuterne e mi ha proposto DC Super Powers. Credo di avergli risposto che era chiaramente la scelta giusta e seppi fin da subito che avrebbe tirato fuori delle storie pazzesche.
Nel contesto di Young Animal, mi sto occupando davvero di un po’ di tutto. Scrivo due serie e mezza e, soprattutto, fungo da guida, curatore, a volte editor. Leggo ogni sceneggiatura e prendo appunti, revisiono ogni stadio dei lavori e prendo appunti. Anche se la mia fiducia nei team creativi che abbiamo è totale e li lascio totalmente al volante, se vedo qualcosa che secondo me può migliorare, lo comunico senza problemi.
I personaggi della DC sono psicologicamente molto ampi, il che li rende più interessanti da scrivere della maggior parte dei fumetti e spinge a prendere direzioni impreviste e coraggiose. Ho sempre amato le serie della DC Comics e sono sempre stato convinto che abbiano l’abilità di sopportare i più bizzarri stravolgimenti.
Amo anche la Marvel, ma ho sempre creduto che negli anni Ottanta, che mi hanno formato, i titoli rivoluzionari fossero quelli DC, da Watchmen a Il Ritorno del Cavaliere Oscuro. Ci hanno sprofondato nell’oscurità e messo la psicologia dei personaggi al centro. Con questo spirito è potuta nascere la Vertigo, grazie a Karen Berger e a tutti quei fantastici autori con una visione precisa che portò il fumetto di supereroi dove non era mai stato prima.
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Fonte: Comic Book Resources
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